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La mer, la fin...

lunedì 6 aprile 2009

Abruzzo. Imbecilli?

Che dire? Ora si affrettano - i media ci stanno andando a nozze - tutti a smentire che fosse possibile prevedere il sisma... Guarda caso strano, sono gli stessi che definivano "imbecille" chi cercava di mettere in guardia in tempi non sospetti. Intanto, allo stesso Bertolaso - uno dei veri "bracci armati" del governo Berlusconi, come per la "emergenza rifiuti" - vengono attribuiti poteri emergenziali.
Mettiamo anche che questo ricercatore abbia sono azzeccato per caso l'evento: prudenza scientifica vorrebbe però, prima di smentire "categoricamente", una maggiore attenzione.
MV

da UnoNotizie.it
Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso martedì 31 marzo si era scagliato contro gli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false. Tra coloro che diffondevano notizie sul terremoto c'era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali Infn del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l'Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l'allarme: la regione sarà colpita il 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. Nella notte del 29 marzo c'era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter. L'analisi dello scienziato Giuliano Giuliani era basata sull'analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie. Lo scienziato, ha impiegato due anni per costruire uno strumento in grado di rilevare, osservare e studiare il Radon con l’aiuto di un sismografo che, a causa dell’intenso sciame sismico che ha interessato la zona negli ultimi mesi, ha insospettito lo studioso. Quella di oggi è comunque stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi. La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37. Diverse le avvisaglie nelle ultime settimane. Una scossa violenta di terremoto il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare la regione Abruzzo il 30 marzo: numerose persone si erano già riversate in strada allora. Dall’inizio dello sciame sismico, già da alcuni mesi, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona. Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all’Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi. Obiettivo del Dipartimento della Protezione civile era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane. Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolosi per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato. Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato da ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini. Giampaolo Giuliani, però, studioso che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, sostiene ormai da molti anni di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici. E oggi, dalle ultime notizie, il suo allarme, lanciato esattamente una settimana fa, risulta tragicamente premonitore. Domenica scorsa, dopo la prima scossa di terremoto che ha avuto come epicentro la zona di Sulmona l'uomo avrebbe telefonato anche al commissariato del capoluogo e alla polizia municipale sostenendo che ci sarebbe stata una scossa di una intensità superiore alla precedente, creando allarmismi tra la popolazione e così denunciato. La notizia, tra l'altro, indusse il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a un rientro precipitoso da Roma dove stava partecipando al congresso fondativo del Pdl.

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