Chissà che Renzi non possa davvero venirgli incontro, oppure magari Galli...
In fondo il Parco della Piana fa cacare anche a loro, come a Domenici...
Della Valle: no all´Osmannoro "Do due anni per la cittadella"
Diego Della Valle arriva a Firenze per partecipare al precetto pasquale e non ha dubbi su dove dovrà nascere la cittadella viola, progetto che resta in testa ai pensieri del patron viola: «La Fiorentina ha un´anima e un cuore a Firenze, faremo tutto qui». Con queste parole si allontana, forse definitivamente, l´ipotesi che il nuovo stadio possa nascere nella zona dell´Osmannoro.
Il problema però, è iniziare i lavori, avere delle certezze in tempi rapidi: «Noi vogliamo restare a Firenze per poter dire che in qualche tempo avremo la possibilità di provarci».
«Altrimenti noi non ci divertiamo ad ottenere buoni piazzamenti senza riuscire mai a mettere lo scudetto al petto. E credo non si divertano neppure i nostri tifosi. Diciamo che la pazienza può durare un paio d´anni ancora».
Il futuro della Fiorentina ruota tutto intorno alla cittadella viola? C´è anche il rischio che possiate vendere la società?
«Guardi che noi non diamo retta ai rumors. Noi siamo qua per fare un ragionamento serio e l´unico modo per garantire obiettivi importanti è il progetto della Fondazione. Se potremo provare ad ottenere grandi risultati bene, altrimenti non potremo mai fare di più».
Comincia la campagna elettorale. Il prossimo sindaco di Firenze dovrà porsi come priorità il progetto Fiorentina?
«La Fiorentina non fa politica e non incontreremo alcun candidato, ma osserveremo bene tutti. Guarderemo con attenzione i programmi dei candidati. Ci dovranno far sapere dove vogliono che la Fiorentina arrivi. Io e la mia famiglia abbiamo fatto la nostra parte, i tifosi la loro, adesso ci aspettiamo che il mondo politico di questa città faccia la sua parte».
Ma cosa vi aspettate dalla nuova amministrazione?
«Nessun regalo, soltanto fatti veloci. Ripeto, il mondo politico di questa città deve fare la sua parte e insieme potremo fare grandi cose. Anche perché tutto quello che produrrà la Fondazione viola resterà a Firenze e sarà reinvestito nella città».
Parla anche del mondo imprenditoriale fiorentino?
«Il plastico è sempre là e ci resterà finché non partiamo. Poi è naturale che faremo le nostre valutazioni tecniche e cercheremo di pensare una cosa che possa accontentare tutti senza dar fastidio a nessuno».
Come sta la salute del mondo del calcio?
«Penso che i giocatori dovrebbero diminuirsi lo stipendio del 50%. Guadagnano così tanto... Sarebbe un segno di rispetto verso i tempi di crisi».
(04 aprile 2009 la Repubblica)
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