Ma se la giunta, nelle vesti del suo assessore alla Cultura, non si rendeva nemmeno conto di quanti biglietti staccasse il Museo? Ma veramente ci vogliamo prendere in giro?
Un centro che si continua a definire di rilevanza regionale che ha un numero di visitatori pressoché uguale alla galleria di arte contemporanea di Siena e che ha meno visitatori registrati del Castello dell'Imperatore e della villa medicea di Poggio a Caiano...
L'arte e la cultura? Vedi Gonfienti, vedi l'incapacità di mettere in pratica un vero e proprio "marketing strategico" per le sue "eccellenze", vedi l'inesistenza di una vera rete museale, e tante altre "piccole cose" (inclusa la presidenza del Metastasio dell'assessore Cardillo). A breve, ci dimenticheremo anche di Filippino Lippi, e avremo fatto l'ein plein!
MV
da il Tirreno del 05/04/09
«Ripartiamo dalla cultura»
Il saluto di Romagnoli all’esposizione di Cecchini
Nel primo pomeriggio era stato il vescovo Gastone Simoni, da sempre grande appassionato d’arte, a visitare le tre mostre inaugurate ieri al Pecci. Oltre a Cecchini infatti, era stato allestito nella Proiect room un grande dipinto di Lorenzo Bonechi, davanti al quale il vescovo, conterraneo dell’artista deceduto prematuramente, si è particolarmente commosso.
L’inaugurazione è durata fino a tardi, grazie al bel tempo, che ha permesso alle centinaia di visitatori di chiudere la serata nel piazzale del museo con la porchetta di Francesco Lenzi e il rosso di Carmignano de La Borriana.
Riccardo Tempestini
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