TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

lunedì 6 aprile 2009

Prato. Dalla cultura?

Un successo della legislatura il "rilancio" del Centro Pecci???
Ma se la giunta, nelle vesti del suo assessore alla Cultura, non si rendeva nemmeno conto di quanti biglietti staccasse il Museo? Ma veramente ci vogliamo prendere in giro?
Un centro che si continua a definire di rilevanza regionale che ha un numero di visitatori pressoché uguale alla galleria di arte contemporanea di Siena e che ha meno visitatori registrati del Castello dell'Imperatore e della villa medicea di Poggio a Caiano...
L'arte e la cultura? Vedi Gonfienti, vedi l'incapacità di mettere in pratica un vero e proprio "marketing strategico" per le sue "eccellenze", vedi l'inesistenza di una vera rete museale, e tante altre "piccole cose" (inclusa la presidenza del Metastasio dell'assessore Cardillo). A breve, ci dimenticheremo anche di Filippino Lippi, e avremo fatto l'ein plein!
MV

da il Tirreno del 05/04/09
«Ripartiamo dalla cultura»

Il saluto di Romagnoli all’esposizione di Cecchini
PRATO.«Prato non chiude, ma rilancia con il museo Pecci, l’arte e la cultura». Così il sindaco Marco Romagnoli, quasi commosso, ha voluto salutare uno dei successi della sua legislatura, la “rinascita” del Centro Pecci. «Quattro anni fa c’era chi voleva chiuderlo, poi è arrivato un pratese con tanta passione», ha continuato il sindaco, stringendo la mano al presidente Valdemaro Beccaglia, che gli sedeva accanto nell’Auditorium del museo, ieri pomeriggio, per la presentazione della grande, bellissima mostra di Loris Cecchini, un pratese “acquisito”. Eppoi l’annuncio del prossimo inizio dei lavori del “Pecci 2”, al massimo entro maggio, con un costo davvero minimo, 600 mila euro, a carico dell’amministrazione comunale, mentre il resto per arrivare ai quasi 6 milioni lo verserà la Regione, l’altro ente che ha creduto nella “grande passione” di Valdemaro Beccaglia. In precedenza era toccato al presidente ringraziare Romagnoli, mentre in sala i due candidati a sindaco, Massimo Carlesi e Roberto Cenni, “prendevano appunti“ perché fra due mesi sarà uno di loro a guidare il Centro Pecci, se ne avranno la passione, ma soprattutto il tempo.
Nel primo pomeriggio era stato il vescovo Gastone Simoni, da sempre grande appassionato d’arte, a visitare le tre mostre inaugurate ieri al Pecci. Oltre a Cecchini infatti, era stato allestito nella Proiect room un grande dipinto di Lorenzo Bonechi, davanti al quale il vescovo, conterraneo dell’artista deceduto prematuramente, si è particolarmente commosso.
L’inaugurazione è durata fino a tardi, grazie al bel tempo, che ha permesso alle centinaia di visitatori di chiudere la serata nel piazzale del museo con la porchetta di Francesco Lenzi e il rosso di Carmignano de La Borriana.
Riccardo Tempestini

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