TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 10 aprile 2009

Prato. Qui fa buca!

A Prato ormai fa buca... ora anche i neonazi di Fiore. Ma non c'è posto per tutti i fascisti a cui viene l'idea di farsi una base dalle nostre parti! Basta, tornatevene a casa vostra, non venite a rubare il lavoro ai fascisti che già abbiamo!
mv

Forza Nuova: chiudere le attività cinesi

Hotel blindato ma nessuna contestazione al leader Roberto Fiore
Scherzi del destino: mentre si attende l’eurodeputato arriva un bus pieno di turisti cinesi. E spunta un altro candidato sindaco
il Tirreno 10/4/'09

PRATO. Per una curiosa coincidenza, mentre il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore stava arrivando all’Hotel Datini per spiegare ai pratesi che bisogna chiudere le attività cinesi, un pullman di turisti cinesi, sorpresi dello spiegamento di polizia e carabinieri in viale Marconi, è sbarcato nello stesso hotel. E subito dopo ecco un pullman pieno di israeliani. Scherzi del destino, che però non hanno scoraggiato affatto il leader della destra estrema. Anzi. Si temevano contestazioni violente da sinistra, invece niente, solo un presidio antifascista alla stazione e la mobilitazione del Pd, ma a Figline.
FARE COME PUTIN. Si chiude così, spenta l’eco degli applausi, l’intervento dell’eurodeputato Roberto Fiore nell’auditorium dell’Hotel Datini. Alla platea composta da una cinquantina di giovani e giovanissimi, quasi tutti maschi senza troppa fantasia nel taglio di capelli, il leader di Fn ha detto che in tempi eccezionali servono leggi eccezionali. Dunque: primo, ispezionare tutte le aziende cinesi e in caso di irregolarità chiuderle; secondo, vietare l’apertura di qualsiasi nuova attività cinese. «Putin lo ha fatto a Mosca - dice convinto Fiore - In 48 ore ha chiuso tutti i negozi di chi non era russo». Per il resto l’eurodeputato ha volato alto, parlando di globalizzazione e sostenendo che le frontiere d’Europa vanno chiuse anche alle merci cinesi e di tutti quelli che fanno dumping, oltre che agli immigrati.
LA CONTESTAZIONE. Era attesa, ma non c’è stata. La somma di poliziotti, carabinieri e finanzieri mobilitati per prevenire contatti tra estrema destra ed estrema sinistra era superiore al numero dei partecipanti al convegno dell’Hotel Datini. E invece il Collettivo studentesco si è limitato a un presidio antifascista alla stazione ferroviaria, mentre il Partito democratico ha organizzato una mobilitazione in piazza a Figline con la deposizione di una corona di fiori al monumento ai 29 martiri. Tutto qui. La tranquillità dei turisti cinesi e israeliani non è stata turbata.
UN ALTRO CANDIDATO. L’incontro al Datini sul tema “L’inarrestabile infiltrazione cinese e il declino dell’economia pratese” è stato anche l’occasione per presentare un altro candidato a sindaco. Per Forza Nuova correrà il responsabile provinciale, Claudio Cardillo, 35 anni, mediatore nel settore finanziario. L’investitura è arrivata proprio da Fiore e il programma, anche se non dichiarato, avrà ovviamente a che fare coi cinesi. Presentando l’incontro, Cardillo ha detto che il titolo originario voleva evocare l’impero cinese, ma si è preferito parlare di infiltrazione perché «un impero ha un ordine che qui non c’è».
L’IMPRENDITORE. Accanto ai vertici di Forza Nuova si è seduto l’imprenditore aglianese Eugenio Giusti, che ha criticato il troppo permissivismo usato coi cinesi. «Chi è causa del suo mal, pianga se stesso» ha detto.
IL VALZER DEGLI HOTEL. Forza Nuova a Prato conta su una ventina di militanti e su un’area imprecisata di simpatizzanti, ma non è facile muoversi in una città che ha una lunga tradizione di sinistra. «Tra un paio di mesi contiamo di aprire una sede» spera Claudio Cardillo, che intanto ha avuto il suo bel daffare per trovare una sede per l’incontro. Era fissato all’Hotel Milano, ma l’albergo ha declinato la disponibilità. E’ stato spostato al President, ma anche qui ci hanno poi ripensato. Infine è stato accolto al Datini, blindato dalle forze dell’ordine, per fortuna solo a scopo precauzionale.
Paolo Nencioni

Nessun commento: