TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 8 aprile 2009

Prato verso le amministrative. Cenni si presenta...

... e per quello che ha detto, ne poteva fare anche a meno...
D'altra parte, si inserisce nel filone che vede ancora nel tessile "di massa" il futuro di Prato (ecco allora il cardato come "chiave per ripartire").
Poi, la solita uscita sul centro storico e sulla sicurezza...
Però, in effetti, anche noi giusto l'altro giorno abbiamo avuto un brivido di paura, passeggiando per il centro storico: abbiamo incrociato proprio il candidato a sindaco del centrodestra... terrore!

Il Sorcio Verde
per Municipio Verde

da la Nazione del 08/04/09

«Dobbiamo essere gli spazzini d’Europa»
Cenni: «Il cardato la chiave per ripartire»
«POSSIAMO ESSERE gli spazzini d’Europa». Detta così suona male, ma dietro la battuta del candidato sindaco del centrodestra Roberto Cenni c’è il piano per riportare il lavoro a Prato. Partendo da un passato «straordinariamente moderno». Davanti a poco meno di 500 persone, con posti in piedi nel salone del Palace, la prima uscita pubblica dell’imprenditore è cominciata con un minuto di silenzio e una raccolta di fondi per i terremotati dell’Abruzzo ed è finita con lui, sul palco, a ricordare da pratese, ai pratesi, che quello che il distretto ha sempre fatto, il rigenerato, può essere ancora la carta vincente, anche nel mondo di internet. Intorno tanto entusiasmo, tanti giovani, tanta gente che l’ha aspettato davanti all’hotel quasi come si fa con i divi. Quando è passato nella sala dell’aperitivo, chi era seduto si è alzato per stringergli la mano e chi mangiava l’ha inseguito con lo stuzzichino in mano. Tra il pubblico commercianti, politici, simpatizzanti, artigiani e lavoratori in cassa integrazione.
«In Europa ci sono tonnellate e tonnellate di stracci, i cenci — ha detto Cenni — prodotti destinati ad essere rifiuti che Prato potrebbe rigenerare. La nostra filiera del cardato è anche superiore a quella della carta, perché il prodotto rigenerato è di alta qualità. Adesso c’è grande attenzione all’industria ecompatibile: cosa c’è di più vicino all’ambiente se non il cardato? Con l’attenzione delle istituzioni possiamo puntare a incentivi per rilanciare il distretto». La crisi economica è entrata nel discorso di presentazione di Cenni anche per «urgenze come la cassa integrazione», un problema che «sto affrontando adesso, anche da candidato — ha aggiunto — con contatti continui con esponenti del governo».
D’attualità l’ex Banci, dopo l’approvazione in consiglio comunale della variante tematica della declassata (l’opposizione ha votato tutta contro): «Prima di pensare a progetti faraonici bisogna considerare le urgenze», ha ribadito Cenni che una «urgenza» l’ha avuta subito sotto gli occhi quando sono cominciate le domande del pubblico. Si è alzata una rammendina in cassa integrazione che gli ha chiesto cosa intenda fare per il tessile: «Credo nel cardato — ha risposto — e che ci sia bisogno di combattere l’illegalità che opprime la città come una cappa. Finora le amministrazioni hanno lasciato che i problemi si sommassero». Un tema, quello della lotta al lavoro nero e al distretto parallelo cinese, che gli è valso applausi e grida di consenso, per un finale di serata in crescendo in una sala riscaldata dalla convinzione di poter vincere. Poi il recupero del centro: «Dobbiamo riappropriarcene proponendo iniziative, con i tavolini fuori dai locali e recuperando sicurezza. Se serve, all’inizio, si possono usare anche i militari». Infine il piano casa: «Sì a regole più snelle per le ristrutturazioni». E nella serata del debutto, Cenni ha trovato anche un nuovo alleato: sembra fatto l’accordo con Taiti, che presenterà una sua lista.
Leonardo Biagiotti

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' un po' semplicistico ed anche logico visto da che parte stà cavalcare l'onda della gente che ha trovato nel cinese il capro espiatorio di tutti i suoi mali senza approfondire dentro di se il perché delle origini di una crisi così profonda. Ongi cittadino, che non sia con le tasche piene di soldi, ma mi riferisco alla classe media, si è chiesto cosa compra quando fa la spesa? Se il teilleur di lana non lo indossi più ma acquisti i fouseaux a poco prezzo il "tessile pratese muore" avoglia a fare il cardato....
Un po' di realtà on farebbe male a sta gente, che ahimé aumenta....