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La mer, la fin...

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto. State vicini ai bambini.

TERREMOTO IN ABRUZZO Bambini a rischio di traumi psicologici: ecco il decalogo di Save The Children Oltre ai generi di prima necessità, è fondamentale il supporto psicologico: niente tv, ascoltare i più piccoli, essere un modello per loro, incoraggiarli a dare una mano

L'AQUILA, 6 aprile 2009 - Per Save the Children, «c’è bisogno di fornire ai bambini sfollati e alle loro famiglie tutti i generi di prima necessità e i servizi di base, ma ugualmente fondamentale è il supporto psicologico che genitori ed insegnati sono chiamati a fornire loro». Per supportarli, Save the Children ha sviluppato il seguente decalogo, pubblicato sul sito internet dell’Organizzazione (www.savethechildren.it ), usato in varie emergenze in tutto il mondo:

1) - NIENTE TV - Continuare a veder immagini del disastro non aiuta i bambini a superare il trauma, perchè potrebbero non capire che si tratta di immagini registrate e pensare che l’evento catastrofico sia ancora in corso.
2) - ASCOLTARE ATTENTAMENTE I BAMBINI - Prima di fornire loro informazioni, cercare di capire qual è la percezione dell’evento e quali i loro interrogativi in merito. Iniziare a dialogare con loro per fornire delle spiegazioni chiare di quanto accaduto, che siano comprensibili in base all’età, lasciando che esprimano le proprie preoccupazioni e tranquillizzarli.
3) - SUPPORTO PSICOLOGICO - Rasserenarli spiegando loro quello che si sta facendo per proteggerli, nonchè informarli che durante un’emergenza la cosa che si considera prioritaria è aiutarli, affinchè si sentano al sicuro.
4) - ACCETTARE L’AIUTO DI ESPERTI - In caso di vittime in famiglia è importante considerare di rivolgersi a personale specializzato per aiutare sia i bambini che gli altri membri della famiglia a superare il trauma della perdita. Inoltre, anche se non hanno sperimentato direttamente questo shock, bisogna considerare che i bambini possono essere stati turbati da scene che hanno visto o storie che hanno ascoltato. I genitori devono prestare particolare attenzione ad ogni cambiamento significativo nelle abitudini relative a sonno, nutrizione, concentrazione, bruschi cambiamenti d’umore, o frequenti disturbi fisici senza che ci sia un’apparente malattia in corso, e in caso questi episodi non scompaiano in un breve lasso di tempo, si consiglia di rivolgersi a personale specializzato.
5) - ASPETTARSI DI TUTTO - Non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo ad eventi traumatici e con lo sviluppo, le capacità intellettuali, fisiche ed emozionali dei bambini cambiano. Se i più piccoli dipendono dai propri genitori per avere la chiave d’interpretazione di quanto accaduto, quelli più grandi e gli adolescenti attingono informazioni da varie forze. Tener presente che soprattutto gli adolescenti possono essere maggiormente colpiti da queste storie proprio perchè in grado di capire meglio. Benchè i ragazzi più grandi sembrano avere più strumenti a loro disposizione per gestire lemergenza, hanno comunque bisogno di affetto, comprensione e supporto per elaborare l’accaduto.
6) - DEDICARE TEMPO E ATTENZIONE - I bambini hanno bisogno di sentire che gli adulti di riferimento sono loro particolarmente vicini e di percepire che sono salvi e al sicuro. È fondamentale parlare, giocare con loro e soprattutto ascoltarli, trovare il tempo per svolgere apposite attività con i bambini di tutte le età, leggere loro storie o cantare l’abituale ninnananna per farli addormentare.
7) - ESSERE UN MODELLO - I bambini imparano dai grandi come gestire le emergenze. Occorre essere attenti ad esprimere le proprie emozioni di fronte ai bambini a seconda della loro età.
8) - IMPARARE DALL’EMERGENZA - Anche un evento catastrofico può essere un’opportunità di far capire ai bambini che tutti viviamo in un mondo dove possono accadere queste cose e che in questi momenti è essenziale aiutarsi l’un l’altro.
9) - AIUTARLI A TORNARE ALLE LORO NORMALI ATTIVITÀ - Quasi sempre i bambini traggono beneficio dalla ripresa delle loro attività abituali, dal perseguire i propri obiettivi, dalla socialità. Quanto prima i bambini ritorneranno al loro ambiente abituale e meno si continuerà a parlare del sisma, più riusciranno a superare velocemente il trauma.
10) - INCORAGGIARLI A DARE UNA MANO - Aiutare gli altri può contribuire a dare ai bambini un senso di sicurezza e controllo sugli eventi. Soprattutto gli adolescenti possono sentirsi artefici di un cambiamento positivo. È pertanto importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a dare il loro aiuto alle organizzazioni che assistono i loro coetanei.
(da Quotidiano.net)

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