TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 15 maggio 2009

Prato. GIDA e le fogne dedicate

Da rifletterci sopra...
MV

da il Tirreno del 15/05/09
Una nuova fognatura di 67 chilometri
La rete nei Macrolotti dovrà essere terminata entro il 2012

Servirà per salvaguardare i fiumi e anche per far risparmiare le aziende

PRATO. Farà bene all’ambiente e più azzurro il Bisenzio, ma soprattutto alleggerirà le tasche delle aziende che non ne possono più di pagare cifre da record per i loro scarichi. Un conto salato che si aggira sui tre milioni e mezzo di euro l’anno, e che va a incidere sui già magri bilanci delle aziende, senza calcolare i danni legati all’inquinamento. Non una goccia di scarico industriale si riverserà sulle acque dei fiumi, dopo che sarà realizzato un corridoio di 67 chilometri di fognature per i reflui delle industrie pratesi.
Il cavallo di battaglia portato avanti in tanti anni dall’Unione industriale pratese, si materializza così grazie all’accordo da 30 milioni di euro sottoscritto mercoledì scorso da una rosa di dodici soggetti, tra cui Provincia e Comune di Prato, Comuni di Montemurlo, Cantagallo, Vaiano, Gida e Publiacqua.Ci vorrà ancora qualche anno, comunque, prima che a Prato veda la luce una vera e propria fognatura industriale: il grosso delle operazioni sulle zone a vocazione industriale del Macrolotto 0, 1 e 2 di Montemurlo, dovranno completarsi entro il 2012 e, al più tardi, entro il 2016, per non incorrere in sanzioni legali contro i gestori degli impianti di depurazione. «Non è escluso che chiederemo una moratoria per concludere i lavori - avverte il presidente di Gida, Bruno Ferranti - indispensabili affinchè le acque industriali entrino nei sistemi di depurazione, e non nei fiumi». I reflui maggiormente inquinanti saranno convogliati in pratica nell’impianto di depurazione, senza dispendersi nei fiumi: la nuova rete fognaria si svilupperà da nord a sud, passando per i comuni di Cantagallo e Vaiano, fino ad arrivare all’altezza di viale Galilei e a ricongiungersi al collettore principale del Macrolotto.
«In un momento di crisi economica - sottolinea l’assessore regionale Marco Betti - il sistema delle imprese pratesi reagisce alla crisi, puntando su un futuro più “pulito” come investimento per il futuro». E dal portafoglio degli industriali usciranno 18 milioni di euro per finanziare il progetto, mentre 12 milioni saranno a carico delle istituzioni. Si affida insomma all’alleanza tra capitale pubblico e privato, il rimedio per ridurre le tariffe che gravano sulle 230 imprese facenti parte del consorzio Progetto acqua, presieduto da Ivo Vignali. «In pochi anni - fa notare l’imprenditore - le tariffe sono schizzate da 0,15 a 0,30 euro per metro cubo. L’idea è quella di finanziare il nuovo progetto sulle fognature, ammortizzando i costi con il risparmio sui consumi». Risparmio che, a sentire Alessio Bitozzi, consigliere di Gida, «potrebbe arrivare fino al 20% in un anno». Non è escluso inoltre un passaggio di competenze da Gida a Publiacqua per chiudere il cerchio delle operazioni. Ma se è vero che ecologico è bello, è anche vero che «occorre risolvere un potenziale problema ambientale con costi compatibili con l’attività delle imprese», per dirla con le parole del presidente dell’Uip Riccardo Marini. Chi “sdrammatizza” sui costi delle imprese per i servizi di fognatura è il presidente dell’Ato 3, Gianni del Vecchio, che torna a battere sul tasto della crisi.
«Ricordiamoci - fa notare Del Vecchio - il perchè dell’aumento delle tariffe in questi anni, che dovevano servire a coprire i costi degli investimenti pubblici sul territorio. Positivo è infine il fatto che i privati intendano impegnarsi in un progetto così importante, a testimonianza della volontà di investire sul futuro del tessile».
Maria Lardara


da la Nazione del 15/05/09
Fognature separate accordo da trenta milioni
48 chilometri di condotte solo per scarti industriali

di ROBERTO DAVIDE PAPINI
UN’OPERAZIONE da trenta milioni di euro e sessantasette chilometri di fogne. Questo l’esito dell’accordo tra istituzioni e industriali per realizzare una rete di condotte dedicate solo alle acque reflue di derivazione industriale, intesa che è una scelta di di tipo ambientale quasi obbligata dalla crescente (la creazione di due distinte fognature per scarichi domestici e industriali eviterà lo scarico nel fiume dei liquami inquinanti in caso di pioggia), a una riduzione delle tariffe pagate dagli imprenditori, ma soprattutto rappresenta una scommessa e il segnale che il distretto crede con forza al suo futuro nonostante la crisi. Infatti, dei 30 milioni previsti per un intervento che dovrebbe finire nel 2016, la parte pubblica metterà poco meno di 12 milioni mentre i privati (ovvero gli industriali che utilizzano i depuratori) ne metteranno quasi 18. Una scelta coraggiosa in tempi dicrisi. In cambio, ovviamente, gli imprenditori si aspettano di poter ottenere (oltre al recupero dell’investimento) uno sconto di almeno il 20% sulle tariffe che attualmente sono intorno a 0,30 euro per metro cubo e che sono considerate onerose. Tornando al protocollo d’intesa, la maggior parte delle nuove condutture (circa 48 chilometri) andra’ a comporre un sistema separato ad uso esclusivamente industriale riservato alle aziende. L’intesa è stata siglata da Regione, Unione industriale pratese, la Provincia e il Comune di Prato, i Comuni di Montemurlo, Cantagallo, Vaiano, l’Ato3, l’Arpat, l’Autorità di bacino dell’Arno, e i gestori Gida spa e Publiacqua spa. Nel 2004 gli stessi soggetti avevano sottoscritto un patto per l’ammodernamento delle prestazioni degli impianti di depurazione e su questo fronte sono già stati impegnati 17 milioni di euro per opere in gran parte ultimate.
L’accordo poi sarà sottoposto alla ratifica del Governo (gran parte della quota pubblica dovrebbe essere finanziata) e rapprsenza una sorta di “moratoria” (vista anchela firma dell’Arpat) rispetto alle norme molto severe sullo sversamento di liquami industriali direttamente nel fiume, un fatto che si ripete (con un unica condotta fognaria come adesso) a ogni pioggia perché i depuratori non sono in grado di assorbire tutta l’acqiua e in parte finisce negli scolmatori. Le zone interessate sono quelle a vocazione industriale del Macrolotto 0, 1 e 2 e di Montemurlo, mentre i circa 19 chilometri di nuova fognatura mista a carattere pubblico saranno realizzati insieme ad interventi che mirano ad evitare sversamenti di liquami inquinanti durante le piogge. La direttrice andrà da nord a sud, attraversando il territorio dei comuni di Cantagallo e Vaiano fino ad arrivare all’altezza di viale Galilei ed a ricongiungersi al collettore principale del Macrolotto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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