LA SCIAGURATA POLITICA DELL’UNIONE INDUSTRIALI PRATESE
Da una parte, infatti, si continua sostenere la necessità di un progetto, quello dell’inceneritore al Calice, che presenta non solo costi stratosferici che ricadrebbero su tutta la cittadinanza (come ci ricorda lo stesso direttore dell’UIP, attraverso la TIA), ma che soprattutto presenta evidenti rischi per la salute dei pratesi e di tutti i residenti dell’area interessata, e da un’altra si affronta la realtà dell’immigrazione a Prato con una battuta ai limiti dell’infelice, sostenendo che il “record” della percentuale di cittadini stranieri sul totale della popolazione pratese è qualcosa di cui si “farebbe volentieri a meno” (c’è da chiedersi dove fosse la stessa Unione quando molti suoi aderenti utilizzavano a man bassa proprio quella immigrazione che oggi è un problema, contribuendo in misura determinante allo stesso).
Se a queste dichiarazioni aggiungiamo altre “chicche”, quale ad esempio il perdurante sostegno al progetto dell’Interporto, e di conseguenza alle devastazioni ambientali e culturali che questo comporta, il quadro che ne esce dell’Unione Industriali è mortificante: una struttura che si fa complice, se non promotrice, delle scelte politiche che in questi ultimi tempi, più che proiettare Prato nel futuro, ne stanno facendo scempio.
Nonostante questo, non sono pochi gli industriali pratesi che sono invece sensibili alle questioni ambientali, culturali e sociali, e che non possono sentirsi rappresentati da quella che solo in linea teorica è la “loro” associazione: ci rivolgiamo quindi a questa parte illuminata dell’imprenditoria della nostra città e della nostra provincia, affinché si smarchi pubblicamente e decisamente dalla politica condotta dall’UIP.
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
mercoledì 7 novembre 2007
08/10/07 - LA SCIAGURATA POLITICA DELL’UNIONE INDUSTRIALI PRATESE
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