(uno scorcio della sala di Palazzo Novellucci)
E altrettanto sicuramente ha evidenziato la voglia e la richiesta dei cittadini di partecipare attivamente alla vita e alle trasformazioni della città, anche e soprattutto attraverso la richiesta di una informazione corretta, libera e completa, asse portante di qualsiasi processo partecipativo.
Un vero peccato che, a seguito dell'incontro, l'unico articolo sulla cronaca locale sia stato quello pubblicato domenica scorsa da "La Nazione" - che riportiamo integralmente in calce - e che, dispiace dirlo, ma è facilmente constatabile, glissa sul tema centrale della serata- appunto, il ruolo dei media - e sul j'accuse rivolto proprio alla stampa, oltre ad una chiosa finale su una "serpeggiante" e fantomatica "lista civica" perlomeno incomprensibile.
Speriamo che, nei prossimi giorni, qualcosa veramente cambi!!!
Municipio Verde
da "La Nazione" di domenica 16 dicembre 2007
COORDINAMENTO COMITATI
‘Giunta facci partecipare’
Rifiuti e variante: chiediamo ascolto e scelte condivise
«FATECI partecipare, ascoltateci e dialoghiamo»: dal fronte del no alla fase della proposta. I comitati pratesi stanno facendo un «salto di qualità» passando dalla protesta al confronto di idee. E lo si è visto anche l’altra sera quando il coordinamento che li raggruppa ha organizzato un faccia a faccia con le testate locali della Nazione e del Tirreno. Il Ccc, il coordinamento dei comitati cittadini, chiede da un po’ di tempo ormai di essere riconosciuto autorevole e quindi di essere ascoltato in primo luogo dal sindaco Romagnoli e dalla sua giunta. Uscito delusi dall’ennesimo incontro in Comune dell’altra settimana, il Ccc mette sul tavolo la legge regionale sulla partecipazione, i cui contenuti sono evidenziati anche nello statuto comunale. «Siamo cittadinanza attiva, siamo cittadini a cui interessa la cosa pubblica e il futuro della città: facciamo domande e vorremmo avere risposte. Ma forse il solo fatto di fare domande disturba il manovratore» è stato ribadito nell’incontro sull’informazione a palazzo Novellucci. Il Cct punta il dito in primo luogo sul sindaco, sulla tendenza ormai consolidata alla «negazione al confronto» e sul fatto che sono stati identificati i componenti del Cct «come le solite facce». Ma anche se fossero le solite facce, ci si domanda, che male c’è? E poi «le solite facce» sono sicuramente veicolo di comunicazione, un passaparola organizzato spesso con una rete di mail e blog. Perché ignorarli? E sopratutto perché evitare, come spesso avviene (l’ultimo caso a Casale) di partecipare come amministratori e interlocutori principi alle assemblee?
L’attenzione dei comitati l’altra sera è stata puntata sul corretto modo di fare informazione e in particolare in relazione alla partecipazione, all’urbanistica, ai rifiuti. Nella folta platea tanti rappresentanti dei comitati: da Casale a quello che rivendica la tutela del patrimonio etrusco di Gonfienti, da Viaccia al centro; e ancora il consigliere Mauro Vannoni, i rappresentanti di Giovani e famiglia, e di Municipio verde e tanti altri. I comitati cittadini hanno fatto, è chiaro, un salto di qualità prima di tutto unedosi nel coordinamento: realtà sinergica di forze che può dare risultati in qualità rappresentativa, inoltre stretti sono i legami con le altre realtà dei comitati della Toscana. In più il Cct pratese, dopo la battaglia di piazza Mercatale (progetto accantonato), ha voglia di domandare, di avere risposte, ma anche di proporre: scelte condivise con la società civile, si dice. E l’ombra della lista civica? Serpeggia. Sotto sotto può covare anche questa volontà da parte di qualcuno, ma è ancora presto per dirlo. Anche se qualche spinta in avanti c’era stata dopo il successo del Vday di Beppe Grillo.
L.C.
Nessun commento:
Posta un commento