E' di oggi la notizia che è stata intercettata dalla Digos una busta indirizzata all'assessore Stefano Ciuoffo, contenente un proiettile Winchester e un articolo del Tirreno di qualche giorno fa. Il tutto firmato Brigate Rosse e riportante il simbolo anarchico della A maiuscola.
L'articolo del Tirreno che è stato allegato alla minaccia titolava (qualcuno lo ricorderà): "Meno appartamenti dalle ex fabbriche", ed aveva come oggetto il nuovo regolamento urbanistico e in particolare l'articolo 23 che riduce le volumetrie consentite, in maniera abbastanza consistente e con esse i guadagni dei costruttori e dei proprietari.
Il coinvolgimento delle BR è stato definito anche dalla stampa, come improbabile.
Il messaggio minatorio è una reazione ai nuovi regolamenti, è contro la limitazione della libertà di speculare ai danni della città e quindi non ha senso che ciò parta dagli ambienti dell'eversione anticapitalista, oltre tutto e per fortuna rarefatti e malconci fantasmi di un tempo che fu.
Proprio ieri, dalle colonne dello stesso quotidiano, il sindaco di Prato Marco Romagnoli, ha detto a chiare lettere che il regolamento in questione verrà applicato e che l'amministrazione metterà avanti a tutto l'interesse collettivo, i cittadini. Ha invitato gli imprenditori a non contare più solo sull'edilizia per uscire dalla crisi. Ha ricordato loro che si può investire anche in cultura e turismo.
Sono parole che noi di Municipio Verde, e che tutti noi Verdi, abbiamo sempre auspicato ed atteso, in una situazione come quella Toscana che davvero si è fatta molto triste e pericolosa per l'ambiente urbano e il suo contesto naturale.
Ma oltre al danno irreversibile della cementificazione, abbiamo sempre denunciato assieme a comitati e associazioni, il concreto pericolo del dilagare dell'illegalità, nella violazione delle regole sul lavoro, nell'evasione fiscale e nella gestione dei cantieri.
Non basta. La possibilità di infiltrazioni mafiose è la minaccia sociale più forte che si ha il dovere di prevenire con lungimiranza.
L'assessore all'urbanistica, a cui va la nostra totale e incondizionata solidarietà per l'episodio, sostiene si possa trattare del gesto di uno squilibrato, comunque da non sottovalutare, e che non può pensare che qualcuno colpito nel suo interesse sia arrivato a tanto. E aggiunge: " Mi sembrerebbe di criminalizzare dei portatori di legittimi interessi".
A noi venga concesso di dubitare.
municipio verde
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
sabato 29 dicembre 2007
PORTATORI DI LEGITTIMI INTERESSI... E DI PIOMBO
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