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da la Nazione del 10/06/09
Taiti attacca: ‘Che gaffe da cattocomunista’ Ferrara: ‘Chi non ama Prato delocalizza’
E’ SUBITO botta e risposta fra Carlesi e Massimo Taiti, neo presidente del quartiere Centro. «Carlesi — ricorda — ha detto di avere perso perchè sconfitto nelle circoscrizioni Centro e Est, sostenendo che è la parte di città ricca e quella dove si vive meglio. E’ una pessima caduta di stile accumunare oltre il 45% di pratesi a presunti “ricchi”, che non si curano dei problemi di chi sta peggio. La gaffe può convincere altri cittadini a non ridare fiducia ad un candidato sindaco che si esprime così. Sopravvive in Carlesi una sorta di ideologia cattocomunista che vede il “ricco” come nemico da combattere. Il candidato della sinistra si autopresenta come è nelle sue più intime caratteristiche: ovvero come fautore di una società livellata in basso, pauperistica e che fa di un egualitarismo inattuale il principio che lo ispira. Ma Carlesi deve anche spiegare se ritiene corretto sostenere che in centro storico oggi ci sia una buona qualità della vita. A noi sembra vero il contrario — conclude — , visto il degrado lasciato in eredità dalle amministrazioni comunali uscenti».
Sul fronte opposto, arriva invece un attacco a Roberto Cenni da parte della segretaria dell’Italia dei valori, Loredana Ferrara. «Prato ha voglia di legalità, di trasparenza, di ascolto — dice —; sono stati questi gli argomenti alla base della nostra campagna elettorale che hanno premiato il nostro impegno. E’ per queste stesse ragioni che siamo convinti che al ballottaggio non può vincere la destra. Una destra che ha messo in campo un candidato che con le sue scelte rappresenta una contraddizione profonda: un candidato che certamente non eccelle per il suo amore alla città, un candidato — conclude — che ha preferito trasferire altrove le sue aziende togliendo lavoro a Prato».
Infine, i commenti di due candidati sindaci minori. Renzo Bellandi: «Pur ringraziando i cittadini che hanno voluto dare fiducia al progetto di Sinistra RossoVerde, il nostro risultato non può lasciarci soddisfatti. Col nostro 0,28% non possiamo considerarci ago della bilancia al comune, ma siamo disponibili a un confronto col Pd». Alessandro Rubino: «Sono felice del risultato ottenuto, la mia lista Libertà Legalità Novità è nata appena un mese fa e sono arrivato primo tra i candidati cosiddetti “minori”. Spero che il nuovo sindaco ascolti la voce dei giovani e abbia il coraggio di andare contro i vecchi schemi».
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