TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 9 giugno 2009

Prato al voto. variabili B e C

Una analisi del voto...
MV

da il Tirreno del 09/06/09
Cinesi più mister B. e il gioco è fatto

Sul risultato pesano i temi dell’immigrazione e della sicurezza

Il malumore contro i clandestini si fa sentire a Chinatown ma la Lega prende voti dappertutto

PRATO. Chiamatelo effetto cinesi, oppure fattore B, inteso come Berlusconi, o ancora variabile C, che sta per Cenni. I motivi che stanno alla base dell’avanzata del centrodestra sono abbastanza evidenti. Probabilmente non servono raffinate analisi politologiche per capire che a Prato hanno pesato pochi e semplici fattori. Sicurezza e immigrazione innanzitutto, che nella testa di molti elettori pratesi sono concetti strettamente collegati.
Ma la voglia di rimandare i cinesi in Cina o di avere più sicurezza nelle strade e nelle case non ha premiato solo la Lega Nord, che a conti fatti avanza sì, ma ottiene a Prato quasi lo stesso risultato della provincia di Firenze, dove la pressione degli immigrati, regolari e non, viene percepita con meno preoccupazione.
Dunque nel risultato della Lega si può leggere l’effetto di una tendenza nazionale più che locale, mentre il Popolo delle libertà, che a Prato va in controtendenza (positiva) rispetto al resto del paese, potrebbe aver beneficiato di un’apertura di credito sugli stessi temi.
Il Pdl è premiato certamente anche dalla variabile C. Roberto Cenni non è un uomo di partito, però la sua candidatura ha portato in dote al partito maggiore quel qualcosa in più che finora era mancato, la novità appunto di un imprenditore espressione della cosiddetta società civile che “scende in campo”.
L’incognita A, che sta per Aldo Milone, si è rivelata per ora un mezzo flop, non essendo riuscito l’ex assessore a superare lo sbarramento del 3%. E’ comunque decisivo nel portare il candidato del centrosinistra al ballottaggio e dopo essere uscito dalla porta del consiglio comunale potrebbe rientrarci dalla finestra in caso di apparentamento con Cenni. Sarà interessante capire quanti voti Milone ha preso a destra e quanti a sinistra. Sul tema della sicurezza e del contrasto all’immigrazione clandestina, si può dire che Prato libera e sicura non ha sfondato. Forse chi crede in questi valori ha preferito affidarsi a “marchi” più collaudati, la Lega in primo luogo e il Pdl a rimorchio.
Il fattore B non può essere sottovalutato. L’avvento di Silvio all’anfiteatro del Museo Pecci ha sicuramente galvanizzato i suoi e ha spostato qualche punto o frazione di punto dalla sua parte della bilancia. Se ci crede lui, hanno pensato i sostenitori del centrodestra, magari quelli che in altre occasioni avevano preferito andare al mare sapendo di non avere chance di vittoria, abbiamo il dovere di crederci anche noi.
A questo bisogna aggiungere la parata di ministri e sottosegretari che hanno fatto tappa a Prato nell’ultimo mese, una cosa mai successa prima, che ha dato il segno di un’occasione irripetibile, mentre la campagna del Pd forse è stata frenata, nonostante le promesse a parole, da un risultato, quello delle primarie, poco gradito all’apparato.
Un’occhiata al voto nelle sezioni aiuta a capire chi e perché ha deciso di cambiare. Prendiamo la 108 di via Marini, nel cuore di Chinatown. Qui Carlesi è inchiodato al 29,9%, mentre Cenni è al 52,9%, sostenuto da una Lega al 9,5%. Nella stessa Milone vola all’11,72%.
Un’altra roccaforte del centrodestra, ma questo si sapeva, è alla Castellina. Al seggio 50 di via Capponi Roberto Cenni raccoglie uno stratosferico 71,76%, un decimo meno al 51. Qui cinesi non ce ne sono. Ci sono però tanti pratesi benestanti, imprenditori che vedono in Cenni uno di loro prima ancora che un politico. Ma sarebbe troppo facile fare l’equazione elettori ricchi uguale elettori di Cenni. Al seggio 112 vicino alle case popolari di via da Quarata, Iolo, il candidato del centrodestra straccia Carlesi col 55%.
Il Pdl va bene anche a Tavola, dove conquista le due sezioni e lascia le briciole all’Udc che qui un tempo aveva la sua riserva di caccia.
Carlesi si consola a Narnali, alle sezioni 100, 102, 103 e 109 di via Viaccia, dove è sempre ben al di sopra del 50% e stacca anche di 20 punti il rivale. Anche a Galciana il Pd e Carlesi vanno forte, ma forse non come ci si poteva attendere. Alla sezione 77 di via Mannocci vince Cenni, mentre nelle altre concentrate alla media Zipoli Carlesi prevale ma non sempre con la maggioranza assoluta. All’ospedale vale la par condicio: nella sezione 175 vince di un’incollatura Carlesi, nella 176 vince per distacco Cenni.
Insomma, c’è molto più azzurro e verde di prima, e un po’ meno rosso, nella Prato dell’8 giugno 2009. Una data che verrà ricordata come la prima volta in sessant’anni in cui la sinistra rischiò di perdere il bastone del comando.
Paolo Nencioni

Nessun commento: