Riceviamo questo intervento dal Coordinatore del Comitato per la Città Etrusca sul Bisenzio, Francesco Fedi e con piacere pubblichiamo.
E' pauroso che a Prato, dopo quasi un ventennio, si torni anche semplicemente a parlottare del "Monumento alla Tramontana" dello scultore Dani Karavan, spacciandolo addirittura come monumento ecologista.
Per chi non lo sapesse quest'opera, fortunatamente mai realizzata, sarebbe dovuta essere una gigantesca torre di calcestruzzo posta in Calvana, su Poggio Castiglioni, con un devastante impatto paesaggistico, visibile a distanza di chilometri! Voglio ricordare inoltre che il Comitato Città Etrusca sul Bisenzio, sta ampliando l'orizzonte della propria attività, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di allargare l'ambito di tutela storico-archeologica e paesaggistica, oltre che alla città Etrusca di Gonfienti, che si trova all'intero di un vero e proprio comprensorio etrusco, anche ai monti della Calvana e la Val di Marina.
Il complesso sistema di villaggi arcaici, sentieri lastricati, come pure testimonianze di opere sepolcrali e di canalizzazioni idrauliche, grazie agli studi in corso, sono sempre più documentabili e riconoscibili e fanno sì che questi territori debbano essere sottoposti a regimi di vincolo tali da comportarne l'assoluta inviolabilità urbanistico-edilizia e paesaggistica. I monti della Calvana e le aree limitrofe, per la loro spettacolare bellezza e per il fatto che fortunatamente, o fortunosamente, possono ancora dirsi in buona parte incontaminati, non possono in alcun modo essere dati in pasto nè agli attori della speculazione edilizia, nè tantomento essere oggetto di baldanzosi esperimenti artistici dagli immancabili esiti disdicevoli.
Francesco Fedi - Coordinatore del Comitato Città Etrusca sul Bisenzio
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
giovedì 3 gennaio 2008
Ancora sulla Calvana
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