Il testo, ammettiamo, è notevole, soprattutto nella parte dove si chiede " se l’Amministrazione Comunale non ritenga opportuno, in assenza di ulteriori definiti segnali da parte della Regione Toscana, concordare con l’Amministrazione Provinciale modalità e tempi per l’avvio dell’iter tecnico amministrativo per la progettazione e la realizzazione di un termovalorizzatore da collocare nel territorio comunale al fine di salvaguardare l’autonomia dell’area pratese rispetto alla soluzione del problema dello smaltimento dei rifiuti".
Ovviamente curiosi di sapere cosa risponderà l'assessore, non possiamo non sottolineare come anche a Prato il PD, dopo l'uscita dell'assessore Arrighini, torni alla carica sulla costruzione dell'inceneritore a Prato. Certo, l'ingegner Caregnato non è nuovo nel sostegno a questa ipotesi (vedi articolo su PratoBlog), ma il segnale che gli "ambientalisti del fare" (o, permetteteci, "inceneritoristi del fare") stanno inviando è chiaro: non solo non c'è l'intenzione di rispettare l'accordo che rimandava al 201o la decisione sull'inceneritore, prendendo a pretesto la situazione campana, ma non c'è nemmeno una seria volontà di prendere in considerazione ipotesi alternative!
A noi di Municipio Verde, francamente, farebbe piacere vedere un solo "incenerimento": quello, definitivo, del progetto di termovalorizzatore al Calice!
Lanfranco Nosi
Riccardo Buonaiuti
Interrogazione: Pianificazione della gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti dell’area pratese
1) quale è lo stato di attuazione della/delle società che dovranno gestire le fasi di progettazione, costruzione e gestione degli impianti di smaltimento dei rifiuti previsti nell’accordo interprovinciale siglato tra Prato, Firenze e Pistoia;
2) se l’Amministrazione Comunale non ritenga opportuno sollecitare una correzione del dimensionamento degli impianti previsti nell’accordo interprovinciale basati sulle previsioni elaborate dalla Regione Toscana sia in termini di riduzione della produzione dei rifiuti che di aumento della raccolta differenziata, previsioni che risultano sostanzialmente non rispondenti a realtà;
3) se l’Amministrazione Comunale non ritenga opportuno, in assenza di ulteriori definiti segnali da parte della Regione Toscana, concordare con l’Amministrazione Provinciale modalità e tempi per l’avvio dell’iter tecnico amministrativo per la progettazione e la realizzazione di un termovalorizzatore da collocare nel territorio comunale al fine di salvaguardare l’autonomia dell’are a pratese rispetto alla soluzione del problema dello smaltimento dei rifiuti;
4) se corrisponda al vero, come riportato da alcuni organi di stampa, che una parte dei rifiuti raccolti in modo differenziato nel Comune di Prato non venga destinato al recupero ma bensì smaltito in discariche autorizzate a trattare rifiuti non differenziati e, se vero, in quale misura e con quale frequenza ciò accade;
5) se sia stata sottoposta a verifica l’incidenza dei costi della raccolta differenziata e della raccolta porta a porta anche in considerazione dei benefici economici attesi;
Fabio Caregnato
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