TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 11 gennaio 2008

Per riflettere sul caso Campania

Vi mettiamo a disposizione nello stesso post, la notizia Ansa che riporta un incontro del ministro dell’Ambiente con i giornalisti, in merito ai fatti campani di Rifiutopoli e il commento dell’amico Mino Giunti, portavoce del Comitato di Iolo.
Anche noi, come Mino, siamo molto preoccupati del contraccolpo che le vicende del napoletano avranno sulla nostra battaglia contro gli impianti di incenerimento.
Il punto di vista del Ministro, con cui siamo solidali soprattutto in questo momento di attacchi vili e manipolatori, è chiaro ma nello stesso tempo è anche estremamente debole e di arretramento per chi da anni combatte i cosiddetti termovalorizzatori.
In fondo, dire che chi brucia la spazzatura in strada è istigato dalla mafia e nello stesso tempo dire che gli inceneritori sono sempre meglio dei roghi, significa cedere ad un ricatto.
Il momento è critico e noi di Municipio Verde avremmo preferito che non si cedesse alla “banda” Bassolino-Impregilo-Camorra: è un atto che, purtroppo, contribuisce a rendere questo Governo, come ci scrive Adriana Pagliai, sempre più indifendibile.

Municipio Verde

9/1/2008 Rifiuti. Pecoraro: serve esercito, lo Stato non ceda alla malavita

Esercito anti-emergenza sul fronte dei rifiuti a Napoli, non solo per le scuole ma per togliere la montagna di immondizia dalle strade. Lo chiedeil ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che lancia parole pesanti: 'Lo Stato non arretri davanti all'arroganza della malavita'.
'C'e' un'esasperazione di tutto per obbligare il governo in modo diretto o indiretto a venire a patti con la malavita'. Il ministro ha quindi sottolineato la necessita' di 'un'azione forte dello Stato contro la camorra'. Pecoraro Scanio parla con i giornalisti dopo l'incontro avuto ieri pomeriggio a Palazzo Chigi con il premier Romano Prodi. Un incontro 'preliminare' che si e' svolto 'in piena sintonia con il premier Prodi'.
Un incontro che rappresenta solo il primo round. La seconda ripresa e' prevista oggi a Palazzo Chigi alle 11,00. Sara' un vertice interministeriale con l' ambiente, la Difesa e l'Interno. Nodi centrali l'invio del genio dell'esercito e l'indicazione di siti. 'Ho chiesto l'uso dell'Esercito - ha detto Pecoraro - non solo per le scuole ma per rimuovere i rifiuti dalla strada e attrezzare aree provvisorie di stoccaggio. Sara' Prodi a valutare se fattibile'. L'obiettivo e' 'arrivare subito a soluzioni provvisorie' e poi 'identificare aree dove sistemare discariche controllate e civili e non degli sversatoi. La Campania - ha detto ancora Pecoraro - e' l'unica regione che per contratto ha chiuso tutte le discariche affidandosi ad un'unica impresa, cosa che io combatto da anni'. Per il ministro obiettivo obbligatorio e' la raccolta differenziata, il 25% al 2008 e il 50% al 2010'. Altro capitolo la malavita. Pecoraro ha espresso 'sostegno' al prefetto Pansa che 'ha rimosso diversi funzionari considerati collusi con la camorra'. 'Le reazioni furibonde ci sono perche' il prefetto di Napoli sta facendo pulizia'. E parlando dei disordini di questi giorni al sito di Pianura Pecoraro Scanio ha sottolineato che 'la camorra strumentalizza la protesta dei cittadini. Gli atti di guerriglia non sono provocati dai cittadini ma dalla malavita organizzata'. Per Pianura il ministro Pecoraro Scanio ha detto di avere trovato il sostegno per bonificare alcune zone del sito e ipotizza la possibilita' di poter affrontare la questione discarica sul modello utilizzato a Serre, dove e' stato possibile aprire 'con il dialogo' l'unico sito di stoccaggio dei rifiuti ora aperto in Campania.
Su Pianura, secondo il ministro, serve anche 'capire in che modo si fa ilpiano sulla citta' di Napoli'. Sul fronte inceneritori 'sono vecchi e superati - ha detto Pecoraro - ma rispetto agli incendi per strada faccio il mio dovere istituzionale purche' l'impiantistica sia quella piu' moderna'.
'Non e' il ministro verde che blocca gli inceneritori ma l'amministrazione di centrodestra a cui bisognerebbe chiedere cosa ha fatto in questi ultimi 5 anni. Io - ha aggiunto - ho firmato anche per il si' al secondo termovalorizzatore'. Da parte sua il ministero dell'Ambiente, ha annunciato Pecoraro, ha istituito 'un'unita' di crisi che lavori sul fronte della raccolta differenziata e della riduzione dei rifiuti. (Ansa)


L'errore di Pecorano Scanio
Dalle interviste fatte al Ministro dell'Ambiente, dalle reti televisive e dai quotidiani, credo che Pecoraro Scanio abbia sbagliato a non ripetere, in accordo con i comitati cittadini e gli esperti, e cioè il perchè NO INCENERITORI.Quando è stato messo alla gogna insieme a Bassolino, nei vari dibattiti televisivi, doveva prendere le distanze denunciando le tante motivazioni a questa presa di posizione, che qui sotto vado ricordando:
Inceneritori, perché no.
1 - L'incenerimento dei rifiuti li trasforma in
nanoparticelle tossiche e diossine
2 - L'incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
3 - Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze
- le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche
- i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso
- l'incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare
4 - Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivanti dall'incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti
5 - Le patologie derivanti dall'inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di lavori scientifici
6 - Gli inceneritori, detti anche termovalorizzatori, sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell'Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. Nell'ultima Finanziaria è stato accordato il finanziamento, ma solo agli inceneritori già costruiti
7 - In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all'aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo
8 - I petrolieri, i costruttori di inceneritori e i partiti finanziati alla luce del sole da queste realtà economiche sono gli unici beneficiari dell'incenerimento dei rifiuti
Cosa fare con i rifiuti .
1 - Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%,Capannori 83%,Treviso 73%,Vaiano di Prato 74% ecc..circa 600 comuni italiani in eccellenza)
2 - Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale
3 - Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato
4 - Quanto rimane di rifiuti dopo l'attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla con in impianti di bioessicazione
5 - In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perchè:
- il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato
- il riciclaggio della carta rende più dell'energia che se ne può ricavare
- il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono 2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica
6 - La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione. Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali sanitari.
Ritrattando quanto aveva affermato nel passato, si è aperta la caccia al Pecoraro Scanio, come unico capo espiatorio.
Mino Giunti

4 commenti:

Anonimo ha detto...

1 - Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%,Capannori 83%,Treviso 73%,Vaiano di Prato 74% ecc..circa 600 comuni italiani in eccellenza)

prato 74% di riduzione rifiuti
bolletta 100% di aumento....

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che non è Prato al 74% (ci piacerebbe tanto, posso assicurartelo), ma Vaiano, l'aumento della "bolletta" è legato soprattutto al passaggio dalla vecchia tassa alla "nuova" TIA, che per inciso potrebbe essere decisamente migliorata se ci fosse un effettivo calcolo sulla produzione dei rifiuti...

Sergio ha detto...

L'unica cosa certa è che gli unici comuni che hanno ridotto la TIA guarda caso hanno attivato la raccolta differenziata spinta con il porta a porta. L'altra cosa certa è che gli inceneritori li pagano gli utenti con la TIA e in modo truffaldino con i contributi CIP6 che aggravano le già care bollette ENEL. I termovalorizzatori sono economicamente inefficienti e non è un caso che in USA non ne costruiscono più da 15 anni. Anche in Europa in parallelo con il forte incremento della raccolta differenziata si stanno chiudendo numerosi impianti. Solo in Italia si ha il coraggio di affermare a reti unificate che i termovalorizzatori sono innocui e convenienti. E' veramente uno scandalo di cui dobbiamo ringraziare la nostra corrotta classe politica con abbinata la casta dei giornalisti.

Anonimo ha detto...

Sergio ha ragione. E per quanto riguarda il pagare gli inceneritori sulla TIA, vorremmo ricordare che il direttore dell'Unione Industriali di Prato, organizzazione fortemente favorevole alla costruzione (vedi http://www.pratoblog.it/content/view/9815/186/), qualche mese fa, lo ricordava esplicitamente, e lo auspicava addirittura. Ma su questo siamo già intervenuti... http://municipioverde.blogspot.com/2007/11/08-10-07-la-sciagurata-politica.html