TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 26 ottobre 2008

Cultura. Laris Pulenas: un dramma etrusco.

Versione al chiuso, ieri sera al Teatro La Baracca, del "Laris Pulenas", dramma etrusco scritto e diretto da Maila Ermini e interpretato oltre che dall'attrice e autrice pratese, dal bravissimo Gianfelice D'Accolti.
Nel buio più completo dell'informazione cittadina (a parte MV), pubblicizzato con un tamtam tra amici, l'opera teatrale, adattata alla rappresentazione in door, perde qualcosa della suggestione evocativa di Poggio Castiglioni, ma guadagna nella profondità della recitazione e nella possibilità di gustare un testo tanto ricco e tanto intenso da ricreare veramente la solidità stilistica di una tragedia classica.
Consigliamo a tutti di vederlo, (manca ancora qualche ora prima della rappresentazione pomeridiana della domenica), sia a chi ama il teatro militante e impegnato, sia a chi cerca la poesia e l'emozione.
Maila Ermini ha scritto uno spettacolo come pochi se ne vedono nei circuiti ricchi e lo ha proposto con una scenografia semplice ed efficace, basata sulla rappresentazione del reticolo di uno scavo archeologico dove i personaggi si muovono come su una mappa.
Un po' un omaggio alla città etrusca di Gonfienti, un po' un regalo per la Prato attuale, così poco generosa con l'arte e la cultura, "Laris Pulenas" è uno sguardo pietoso ed etico sulla miseria della corruzione umana, sulla cosiddetta ragion di stato, che è ragione di pochi sulle spalle dei molti senza potere e soprattutto negazione della verità.
Ci auguriamo che non siano i posteri a dover scoprire la ricchezza di questo dramma e la grande versatilità degli attori che lo interpretano.

Per Municipio Verde
RB
Prenotazioni ai numeri 0574-812363, 3332713136 oppure all'indirizzo elettronico labaracca@tin.it


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ieri sera ero a La Baracca a pomeriggio vedere il Laris Pulenas.
A parte la bellezza dello spettacolo, confermo le vostre parole, però mi sembra che i comitati a favore della città etrusca avrebbero dovuto appoggiare maggiormente lo spettacolo. Queste a mio avviso sono occasioni da non perdere.
Cordialmente.
Andrea Orlando