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da il Tirreno del 31/10/08
Nuove forme di protesta, sui banchi genitori e ragazzi
Uno dei partecipanti: «E’ stata un’esperienza bellisssima e utile»
Le Lezioni di letteratura, di fisica, matematica, storia dell’arte e francese sono state un successo, tanto che per alcune materie si è dovuto replicare per tre volte. «E’ stata un’esperienza bellissima - ha sottolineato Daniela Zaccanti a nome dei numerosi genitori che sono intervenuti - siamo ritornati indietro nel tempo a quando eravamo studenti». A colpire le famiglie è stata soprattutto la passione con cui gli insegnanti hanno tenuto le proprie lezioni. «In aula, nonostante il numero elevato di persone - continua Zaccanti - non volava una mosca, il silenzio era assoluto». La notte della scuola ha permesso a ragazzi e genitori e anche a qualche nonno, di capire cosa sta succedendo all’acceleratore del Cern, o rigustare l’ottavo capitolo dei Promessi sposi (la “Notte degli imbrogli”) e ancora Orazio e il Carpe diem, il teatro in francese, la magia dei numeri, ma anche di sperimentare un piccolo spaccato della vita quotidiana all’ interno del Liceo. Con questa iniziativa i docenti hanno voluto ribadire che la scuola pubblica è un’istituzione fondamentale di uno Stato democratico che ha come scopo principale quello di trasmettere la cultura alle giovani generazioni e nel contempo un luogo di tutti i cittadini, anche fisicamente che non chiude mai le porte. Calcolare il numero dei partecipanti a questo primo appuntamento (entro il mese di novembre sarà organizzata un’altra iniziativa simile) è un compito difficile, ma tutte le aule sono state sempre piene, nonostante la difficoltà di raggiungere con comunicazioni ufficiali le famiglie. «Una serata veramente bella - conclude Daniela Zaccanti - che si è potuta realizzare grazie alla collaborazione e alla disponibilità degli insegnanti, della dirigenza scolastica e degli stessi ragazzi».
Alessandra Agrati
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