TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
martedì 28 ottobre 2008
Scuola. I paladini dell'istruzione pubblica...
In seguito ad un articolo uscito su Panorama, un po' tutti hanno potuto vedere dove si fondi il grande e sincero attaccamento dei leaders della sinistra per la scuola pubblica. Ciò spiega, almeno in parte perchè c'è un certo deficit di credibilità verso questi signori.
Per essere cattivi fino in fondo, visto che noi non ne abbiamo mai parlato, ci serviamo di un sito di destra (a proposito, grazie cameraten). mv
La sinistra manda i figli alle scuole private.
Davvero meritorio questo articolo di Panorama, di due settimane fa. E' il migliore esempio per capire quanto la sinistra sia peggiore di ciò che ripete da sempre per screditare i preti: "Fai quello che dice ma non fare quello che fa".
Sulla scuola i radical chic e l'aristocrazia rossa sostengono da sempre a spada tratta la scuola pubblica.
Già da anni avevo sottolineato che Nanni Moretti il figlio l'aveva mandato alla scuola americana di Roma.
Questo studio sui figli di Rutelli, Moretti, Claudio Velardi, Follini, Giovanna Melandri, Anna Finocchiaro, Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Michele Santoro, Alfio Marchini, Bianca Berlinguer, Marcello Sorgi, e l'ex senatore ulivista Vittorio Cecchi Gori. La nomenklatura costringe i poveri comuni cittadini all'obbligo della scuola pubblica, ma i propri figli li manda a scuola dai privati. Anche in provincia fanno così: mica scemi.
di Romana Liuzzo
Dagli scranni del Parlamento o dalle poltrone dei talk-show esaltano la scuola pubblica, la celebrano come unica fonte del sapere democratico e chiedono di tagliare (e tagliano) i finanziamenti statali alla scuola privata. Poi, però dove mandano i loro figli? Nelle più prestigiose scuole a pagamento, con rette non certo accessibili a tutti. Sono i politici del centrosinistra e vip di area, girotondini e imprenditori radical chic, che non si fermano di fronte alle file per poter accedere in questi istituti a cinque stelle. Raccontano alcune madri del San Giuseppe De Merode, scuola privata, rigorosa, cattolica, che il ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, ha fatto di tutto per inserire ad anno iniziato una delle figlie nelle splendide aule con vista su piazza di Spagna. Raccontano pure che una delle signore in questione, la cui erede non era stata accolta per numero chiuso (30 al massimo), non abbia affatto gradito di sentirsi scavalcata. E pare sia successo il putiferio. Intanto, mentre l'ex sindaco di Roma insediava la giovane rampolla (il primogenito Giorgio ha studiato dai gesuiti), Antonio Tajani, la cui famiglia al San Giuseppe va da generazioni, dopo le scuole medie ha deciso di spostare il figlio per mandarlo in un liceo statale ai Parioli («Si trova benissimo» spiega l'europarlamentare di Forza Italia). Rutelli non è il solo: Nanni Moretti, l'ultimo leader dei girotondini, dopo aver invitato Massimo D'Alema e gli altri compagni a dire «qualcosa di sinistra», ha iscritto il proprio bimbo in un'esclusiva scuola anglo-americana, l'Ambritt, frequentata solo da ricchi rampolli dell'alta borghesia. Idem per Claudio Velardi, ex golden boy del governo D'Alema: il figlio ha frequentato la scuola americana. Marco Follini, neoresponsabile della comunicazione del Partito democratico, ha iscritto il proprio discendente, seguendo le procedure, nella scuola dei fratelli salesiani in pieno centro, a Roma. E al richiamo radical chic non ha saputo resistere nemmeno l'ex ds, ministro allo Sport, Giovanna Melandri. Per la sua progenie è stato ritenuto adeguato l'istituto San Giuseppe di via del Casaletto. Anche questo ambitissimo. Gestito da amorevoli suore. Istruzione a pagamento anche per Anna Finocchiaro, ex ministro per le Pari opportunità, uno dei 45 membri del comitato nazionale per il Partito democratico: le due figlie vanno in un istituto a Catania. Mettersi in fila, prego. L'attrazione della sinistra per la scuola privata non è roba di oggi: anche Piero Fassino ha studiato dai gesuiti. E chi avrebbe mai detto che un nonno di cognome Bertinotti andasse a prelevare i propri nipoti in uno degli istituti più chic di Roma, a gomito a gomito con la fondatrice del Manifesto, ex deputata e scrittrice di sinistra, Luciana Castellina? Politici ma anche giornalisti, tutti attirati come calamite dagli istituti a cinque stelle. Qualche esempio? Michele Santoro ha optato per il francese Chateaubriand. Il giornalista di Anno zero è in ottima compagnia. È francese e privata la scuola scelta dalla giornalista del Tg3, Bianca Berlinguer, per la bambina avuta dal sociologo Luigi Manconi. Lo stesso vale per molti altri fanciulli con genitori dalle spiccate tendenze a sinistra: da quelli dell'imprenditore Alfio Marchini a quelli dell'ex direttore della Stampa Marcello Sorgi, fino a quelli dell'ex senatore ulivista Vittorio Cecchi Gori.
Noblesse oblige.
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