Ma queste sono ovvietà - diremmo quasi affermazioni lapalissiane - e non possono portare ad una liquidazione tout court delle ragioni della protesta studentesca.
Anche perché si potrebbe sostenere tranquillamente, anche attraverso dei classici del pensiero liberale come Thoreau ("Disobbedienza civile"), che la violazione delle regole è in qualche caso più che giustificata.
Possiamo invece, e legittimamente, chiedersi quanta effettiva consapevolezza ci sia nei partecipanti, se effettivamente quello che pubblicano i giornali corrisponde alla realtà, se è tutto, poi, così lineare. Il commento lasciato ieri su questo blog da uno studente del Livi ci da un'altra prospettiva della protesta, e molto probabilmente contribuisce a darne una visione più "equilibrata".
Inevitabilmente, nasce il dubbio se siano tutte "pantere", o se ci siano solo tanti "pecoroni".
La verità sta nel mezzo, come è sempre stata: ci sono i protagonisti, ci sono i fighetti della protesta, c'è chi per saltare una lezione farebbe di tutto, c'è chi crede veramente in quello che sta facendo e porta avanti le sue ragioni. C'è chi dissente ma partecipa, c'è chi dissente per partito preso.
È una caratteristica di tutte le proteste, forse solo più accentuate nel mondo dei giovani.
In tutta onestà, oggi, preferiamo vedere un po' di fermento invece dell'apatia teledipendente, la vera nuova repressione del dissenso senza l'utilizzo di mezzi coercitivi.
Sono ben altri i comportamenti che dovrebbero far preoccupare e riflettere - anche sul ruolo della scuola.
Ci auguriamo solo che alle occupazioni seguano altre forme di protesta e di costruzione di un nuovo civismo, spesso assente in tanti comportamenti quotidiani. Di certo, facciamo volentieri a meno di pseudoleader epigoni dei vari D'Alema, Veltroni, Ferrara (e chi più ne ha più ne metta) che in altri tempi hanno realizzato proprio nelle proteste studentesche le loro prime fortune politiche... Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti!
Kritias
Per Municipio Verde
1 commento:
Giorgio M.
Silvio(Psico-Nano, Al Tappone, Napoleone, Dio, Mussolini) ha detto ieri che manderà agenti nelle scuole per bloccare le occupazioni.
Lo trovo giusto, ma non perché io non sia contrario alla riforma(anche se ne accetto alcuni punti), ma perché le occupazioni sono illegali e Silvio sta facendo forse la sua prima e unica azione legale di tutta la sua lunga vita(2008 anni sono tanti).
Apriamo gli occhi, concittadini, siamo sotto un regime. Per fare un paragone siamo nella stessa situazione della Cina solamente che là ci sono i comunisti e qua un ritorno all'Antico regime.
Berlusconi ha accusato la sinistra di fare allarmismo e di alimentare le proteste. Ebbene: La sinistra non esiste più(L'IDV non si può considerare di sinistra e il PD, che è un partito centrista, ha inventato, oltre che il governo, anche l'opposizione ombra). La protesta studentesca è apartitica. Io, per esempio, protesto, anche se moderatamente, perché mi preoccupo per il mio futuro universitario e per il futuro delle generazioni successive.
Vi sono varie forme di protesta. Ritengo, come avevo anche proposto a scuola, che l'unica occupazione concepibile sia un'occupazione a livello nazionale con tutte le scuole che manifestano contemporaneamente per diversi giorni così da creare un effetto grande quasi quanto lo sciopero dei camionisti. L'occupazione individuale non serve a niente: Il governo, come a già minacciato, manderà le forze dell'ordine, arresterà studenti o loro genitori, ci saranno professori e presidi licenziati, ci saranno multe e forse anche qualche morto. Ma quest'ultimo aspetto sarà tenuto nascosto. Ormai controlla 6 stazioni televisive(RAI+Mediaset) e sta facendo chiudere LA7; controlla praticamente tutti i giornali(gli altri sono comunque asserviti ma con altri partiti), controlla banche, assicurazioni, editorie ed ecc. Inoltre la legge 133 non può essere abrogata in quanto legge di natura economica(invece può essere abrogato il lodo Alfano come sta tentando di fare Antonio Di Pietro, anche se i Mass-Media non ci dicono a quanto ammontano le sua firme). Il governo vuole anche modificare il diritto di sciopero, cosa che trovo incostituzionale. A mio giudizio rimangono solo due forme di protesta: La prima è estrema e terroristica e si tratta del berlusconicidio o, allargandosi, del parlamentaricidio, dato che sarebbe da spazzare via almeno il 90% del parlamento e da riformare la costituzione che, dai vari partiti è stata trasformata in qualcosa che avvantaggia solo i parlamentari e, al limite, gli industriali e i mafiosi. La seconda, più soft e legale, consite nel mio sogno di due partiti indipendenti(né a sinistra, né a destra, né al centro), l'uno opposto dall'altro, e composti entrambi da persone giovani, pulite, giuste, legali e garanti della giustizia e dell'ambiente. Questi due pariti dovrebbero crearsi in poco tempo, arrivare a candidarsi entrambi alle prossime elezioni politiche e portare via voti a tutti i partiti odierni, in modo da poter ribaltare il governo e poter mettere in galera TUTTI I POLITICI LADRI, CORROTTI E MAFIOSI CHE ADESSO SIEDONO IN PARLAMENTO.
Comunque invito il presidente Berlusconi, il ministro Tremonti e il ministro Gelmini a venire, pacificamente a parlare con noi studenti al liceo scientifico STATALE Carlo Livi di Prato e cercare di trovare un accordo diplomatico senza arrivare così ad una guerra civile che dal già penoso penultimo posto europeo ci porterebbe allo scandoloso penultimo posto nel mondo(sopra San Marino).
Posta un commento