A Montale, succede né più né meno che questo: a fronte di una crisi politica, sfociata nel voto negativo sul bilancio, il PD montalese e quello provinciale pistoiese non trovano di meglio che accusare gli oppositori "a sinistra" di voler indebolire il PD in vista delle prossime amministrative e di caricarsi di "gravi responsabilità di cui dovranno rendere conto ai cittadini montalesi" (oh mamma! forse è morto qualcuno??? o forse, più probabilmente, qualcuno teme di perder qualche poltrona???).
Il pensiero che sia stato il comportamento del sindaco Razzoli non gli passa neanche per l'anticamera del cervello. Il fatto che tra i contestatori ci sia anche l'ex capogruppo in consiglio comunale non gli dice niente (salvo che questi è un "traditore"... insomma, una specie di Bossi del 1994...).
C'è solo da sperare, anche nella situazione montalese, che le forze a sinistra riescano a mantenere una linea ferma e coerente, e non ricaschino nell'abbraccio mortifero del Partitone!
MV
da Il Tirreno del 05/10/08
Il Pd: «Vogliamo chiarezza a sinistra»
MONTALE. Due gli interventi del Partito Democratico sulla grave crisi istituzionale che si è aperta a Montale, col rischio concreto di un commissariamento del Comune. Il primo arriva dallo stesso Pd di Montale, l’altro dalla segreteria provinciale. «Il gruppo consiliare che fa capo a Rifondazione Comunista, alla Sinistra Democratica, l’ex capogruppo del centro sinistra e coloro che si sono dimessi da assessori, con il voto contrario sull’assestamento di bilancio, si sono assunti una grave responsabilità di cui dovranno rendere conto ai cittadini montalesi», scrive la sezione democratica montalese.
«Queste forze e questi personaggi - prosegue il documento - dovranno rispondere di questo all’opinione pubblica montalese che non si meritava certo, dopo aver premiato con il 67% dei voti la coalizione di centro-sinistra di vedere tradita la fiducia concessa e la volontà espressa». Il Pd ringrazia il sindaco per il lavoro svolto in questi anni.
L’esecutivo provinciale del Pd di Pistoia valuta «gravemente quanto accaduto nel consiglio comunale di Montale». «In questa scelta - si legge in un comunicato - non risultano chiare le motivazioni politiche, dal momento che l’atto su cui si è maturata la rottura, il riequilibrio di bilancio, rappresenta la conseguenza di una manovra predisposta dalla giunta nella sua precedente interezza. Se sono altre le ragioni, come peraltro si è appreso anche dalla stampa, ci sembra questo un costume della vecchia politica che il Pd vuole definitivamente archiviare: il costume dei veti e degli scontri personali che mettono in secondo piano i contenuti e gli interessi dei cittadini». Il Pd esprime solidarietà e vicinanza al sindaco Razzoli e chiede un chiarimento ai livelli provinciali dei partiti che in consiglio hanno votato contro (Rifondazione e Sinistra democratica). «Alla luce delle ultime vicende che hanno riguardato anche altri Comuni, a partire da quello capoluogo, pretendiamo da tutti i partiti chiarezza politica e affidabilità».
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