Riceviamo dagli amici del Comitato Ambientale.
Il Convegno organizzato dal CISPEL per giustificare e promuovere l’utilizzo del termovalorizzatore nel ciclo di smaltimento dei rifiuti non ha ottenuto l’obiettivo, perché dai dati forniti e dalle dichiarazioni di alcuni dei partecipanti ne emerge l’estrema onerosità di questo tipo di smaltimento.
Evidenziare come ha fatto Benigni che i nostri attuali costi di smaltimento sono la metà di quelli delle città estere rappresentate al Congresso, tutte dotate di grandi termovalorizzatori, non è altro che riconoscerne la loro diseconomicità. E noi che facciamo? Dopo venti anni, quando gli altri si accorgono che ci sono sistemi di smaltimento più economici, noi ci indebitiamo per far pagare doppia TIA ai nostri cittadini!
Singolare è l’attacco contro la raccolta differenziata. E’ evidente che dovunque ci sia un termovalorizzatore questa rimanga a livelli molto bassi perché non si può togliere plastica e carta dai rifiuti senza comprometterne il potere calorifico.
Perché i nostri Amministratori non hanno chiamato al Convegno i più vicini Amministratori di Novara, Verbania, Treviso che hanno raccolta differenziata superiore al 70%? Avrebbero scoperto che loro con la raccolta differenziata, hanno diminuito la TIA ai loro concittadini e ne hanno anche preservato la salute evitandogli inutili emissioni velenose. Anche alla luce dei risultati del Convegno, rinnoviamo pertanto il nostro appello ai nostri Amministratori presenti e futuri, affinché rivedano le politiche di smaltimento dei rifiuti e si orientino verso le modalità più eco-compatibili ed anche economicamente più convenienti, che sono già ampiamente sperimentate anche in Italia.
IL COMITATO AMBIENTALE DI CASALE
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