TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 23 ottobre 2008

Scuola. Insegnamti contro le classi ponte.

L'APARTHEID NON È LA SOLUZIONE

I docenti e i dirigenti scolastici partecipanti al convegno “Il mondo delle lingue nel nostro paese” tenutosi a Prato nel palazzo Novelluci lunedì 20 ottobre, alla luce delle proprie convinzioni etico-professionali e di quanto emerso dai lavori del convegno, esprimono profondo dissenso nei confronti della mozione approvata dalla Camera dei deputati il 9 ottobre su proposta della Lega Nord e con il voto contrario non solo dei deputati dell'opposizione ma anche di molti deputati della maggioranza.

L'idea di istituire le cosiddette “classi ponte” formate da soli alunni figli di immigrati che non abbiano superato, inattendibili, a nostro parere, prove di ammissione e nelle quali, oltre all'apprendimento della lingua italiana, è previsto un curricolo
“che tenga conto di lealtà e rispetto alla legge del paese accogliente, del rispetto di tradizioni territoriali e regionali del paese accogliente, del rispetto per la diversità morale e culturale del paese accogliente”, in teoria condivisibili ma non realizzabili se non in contesti di reciproca fiducia non può che rispondere alla volontà di ottenere una separatezza foriera di grossi problemi sociali e culturali nel presente e nel futuro. Tale separatezza inoltre contraddice uno dei capisaldi dell’apprendimento di qualsiasi lingua, anche quella madre, e cioè che il vero apprendimento si verifica in un dialogo continuo ed interattivo con l’altro.
Nella nostra realtà territoriale, invece, le scuole insieme con le amministrazioni locali e con le stesse famiglie, sia italiane che di immigrati, da molti anni hanno cercato e spesso trovato, pur fra le difficoltà, la via della integrazione nel rispetto delle identità di ciascuno.
Le scuole, le amministrazioni e le famiglie hanno bisogno di riconoscimento e di sostegno, di decisioni politiche ministeriali quali, per esempio a Prato che ha livelli di immigrazione percentualmente pari a quelli di Londra, di un numero di sezioni di scuola dell'obbligo ben maggiore di quello annualmente concesso, malgrado le richieste pressanti provenienti dal territorio, che si caratterizza per una immigrazione continua durante l’anno scolastico e quindi le scuole si trovano, anche quest'anno, già ora in ottobre, a non potere più inserire i bambini e gli adolescenti immigrati nelle classi normali ormai già al completo e temono di essere costrette di nuovo a formare classi temporanee di soli alunni immigrati che hanno già dimostrato tutte le loro drammatiche difficoltà e pertanto, pur nella loro eccezionalità e assoluta temporaneità, di non essere affatto la soluzione del problema.

1 commento:

Anonimo ha detto...

salve mi chiamo benedetta fontani (sono di prato) mamme ed insegnanti di roma stanno costituendo un movimento contro la riforma gelmini per le elementari sono pertanto alla ricerca di un referente pratese che possa accollarsi le varie comunicazioni di questo comitato che preparerà diverse iniziative di protesta
grazie
benedetta fontani
benedetta.fontani@gmail.com