TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 4 ottobre 2008

Prato. Ottocentomila euro per Urban

Cronaca di un finanziamento annunciato...
Perché che fosse Urban la società che avrebbe avuto l'incarico di seguire il piano attuativo lo si sapeva da almeno un anno e mezzo (altro che sotto il tavolo, Luchetti! Ma forse il consigliere dell'opposizione, ai tempi, era da qualche altra parte...).
Ovvio che, approvata la variante al Piano Strutturale - ed in prossimità del termine per la presentazione delle osservazioni - la giunta e la maggioranza si muovessero per accelerare il più possibile i tempi.
Si avvia verso la conclusione, quindi, uno splendido incastro di scatole cinesi, dove una società controllata quasi interamente dal Comune, ma che vede anche Consiag come socio di minoranza, prima su incarico di Consiag si occupa dell'elaborazione di un masterplan - ovviamente con i soldi dei contribuenti - e poi, su incarico del Comune, del piano attuativo, che verrà finanziato attraverso il Fondo rotativo della Cassa Depositi e Prestiti. In soldoni, il Comune, e quindi i cittadini, si indebiterà, in quanto il Fondo copre come anticipazione le spese per la progettazione...
Insomma, con due belle mosse si tiene in piedi una struttura, Urban, che fino a due anni fa non aveva nemmeno più senso di esistere...e di conseguenza altre comode poltrone da spartire nel prossimo futuro!
Chapeaux!
MV

p.s. Speriamo che, almeno questa volta, non vengano buttati via soldi come per le nuvole di Fuksas...

da il Tirreno del 05/10/08
Incarico ad Urban per l’ex Banci: Forza Italia abbandona l’aula
Contestata la delibera con cui si finanziava con 800mila euro il piano attuativo
PRATO. Ha provocato l’abbandono dell’aula consiliare da parte del gruppo di Forza Italia, al termine di un lungo ed acceso dibattito, la delibera approvata giovedì in consiglio comunale in cui si proponeva la variazione di bilancio di 800.000 euro per finanziare il piano attuativo del polo espositivo all’ex area Banci, primo passo del percorso che porterà alla realizzazione del progetto lungo la Declassata. Come ha spiegato il vice-sindaco Roberto Bencini nella sua introduzione, la variazione è necessaria per accedere al fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti.
Fondo espressamente dedicato al finanziamento delle grandi opere, da cui l’amministrazione comunale vorrebbe appunto attingere per coprire la somma. Il punto controverso è stato che la delibera contiene nella premessa anche gli indirizzi per l’affidamento diretto in house degli incarichi di progettazione ad Urban, partecipata del Comune che ha già redatto il masterplan Parcoexpò ed ha elaborato un approfondimento economico-finanziario per la riqualificazione dell’area intorno l’asse del viale Leonardo da Vinci. La bocciatura delle richieste avanzate da Forza Italia di rimandare la delibera per approfondire i contenuti in commissione consiliare e da Rifondazione comunista di eliminare dal testo gli indirizzi per lasciare solo la variazione di bilancio, messe ai voti, hanno determinato l’uscita dall’assemblea del primo gruppo e il voto contrario del secondo, insieme ad An.
La maggioranza ha votato a favore perchè con un emendamento proposto dal Gruppo democratico è stata cambiata una parte del dispositivo della delibera: dove si diceva di «incaricare l’amministrazione comunale a perfezionare gli atti necessari per l’elaborazione del piano attuativo» la dicitura è stata cambiata con «predisporre gli atti»: «Il senso cambia sostanzialmente e va incontro alle richieste dell’opposizione - ha detto Bencini, - perchè così la delibera è solo di variazione di bilancio, mentre gli atti di assegnazione degli incarichi, come si evince da “predisporre gli atti”, saranno discussi successivamente. Rinviare la delibera comporterebbe uno slittamento di diversi mesi della possibilità di richiedere il finanziamento alla Cassa depositi e prestiti, a cui invece volevamo inoltrare la domanda già la prossima settimana».
Il cambiamento non ha soddisfatto l’opposizione, convinta «della gravità l’episodio, che comporterà un’incrinatura dei rapporti con la maggioranza». «Rimango esterrefatto - ha esordito Giovanni Luchetti di Forza Italia - sembra che come al solito sia sia di fronte all’affidamento senza gara ad una società controllata dal Comune, fatto sotto il tavolo. Se questo è il primo passo del percorso verso l’ex Banci, si comincia davvero male». «Si possono improvvisare delle modifiche in Consiglio? - ha aggiunto il capogruppo Goffredo Borchi - E’ questo un percorso limpido per un progetto di cui si discute da due anni? A questo punto la maggioranza approvi da sola ciò che ha in mente di fare a prescindere dal dibattito consiliare». «Non avrei problemi verso l’affidamento ad Urban - ha dichiarato il capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri, - ma perchè una delibera di variazione di bilancio contiene degli indirizzi di carattere urbanistico? Dato poi che gli indirizzi ci sono già ed è già esplicitato il nome dell’affidatario degli incarichi, di che cosa dovrebbe discutere il consiglio? Si è persa un’occasione per costruire un confronto istituzionale e politico vero».
Contro gli affidamenti in house del Comune ha invece puntato il dito il consigliere di An Gianluca Banchelli.

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