Pubblichiamo l'ultima news di "Ambiente e Futuro" che commenta il voto al parlamento europeo sulla politica di smaltimento dei rifiuti.
mv
VOTO A STRASBURGO: L’INCENERIMENTO VINCE MA GAIA RESISTE.
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
mercoledì 18 giugno 2008
Rifiuti. Voto europeo.
Purtroppo, com’era largamente prevedibile la potentissima lobby dell’incenerimento attraverso il “compromesso al ribasso” tra il Consiglio dei Ministri (che riunisce i Governi dell’unione) e i “relatori ombra” al Parlamento europeo, porta a casa risultati importanti. Infatti riesce a strappare una “parziale” (e macchinosa) equiparazione dell’incenerimento a “recupero” (solo a certe condizioni e in modo comunque subordinato al recupero di materia) sottratto cosi’ alla fase dello smaltimento.
C’è da dire che tale vittoria è più di “marketing” che effettiva poiché, per esempio in Italia gli impianti che potranno godere di questo privilegio si contano sulle dita di una mano (e forse di meno). Certo è che gli inceneritoristi da adesso tenteranno di accreditarsi almeno in parte “paladini del recupero” e c’è da giurare che faranno di tutto (aiutati da una classe politica “stracciona”) per vedere il “proprio camino” inserito degli standard della “formula di efficienza energetica”. MA CERTAMENTE NOI NON STAREMO ALLA FINESTRA. Forse più preoccupante è la “sottrazione” dalla categoria di rifiuto di alcuni “sottoprodotti” tra cui la “ceneri di fondo” che potrebbero non essere più considerate rifiuto speciale se (incredibile!) usate per sottofondi stradali. Ciò non è chiaro è la lettura del testo approvato (che comunque deve ancora essere fatto proprio dal Consiglio dei Ministri) è necessaria per una valutazione più completa. Paesi come la DANIMARCA hanno su questo punto e sull’indebolimento dei target di riciclaggio condotto una pressione sfacciata forse perché proprio nel ’98-99 in Danimarca scoppiò lo “scandalo” delle ceneri che gli stessi gestori degli inceneritori non sapendo dove collocare abbandonavano presso i cassonetti stradali.
Sui target di riciclaggio si è raggiunto un compromesso insoddisfacente su cui è però si può lavorare a livello nazionale per INCLUDERE TARGET OBBLIGATORI DI RD DELLA FRAZIONE ORGANICA INCREDIBILMENTE STRALCIATA DAGLI OBIETTIVI DEL 50% DI RICICLAGGIO FISSATI PER CARTA, VETRO, METALLI ECC.(anche qui la Danimarca che brucia in forni a griglia nei quali la sostanza organica aiuta a mantenere la costanza delle temperature ha avuto un ruolo guida). Comunque sarà difficile smentire la “resa” legata alla intercettazione dell’organico in termini di BENEFICI AMBIENTALI E DI ABBATTIMENTO DI CO2 se confrontata con la sua combustione. Certo è che questo orientamento legislativo verrà utilizzato per FAVORIRE LA COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE E PER LEGARE I “CERTIFICATI VERDI” alla combustione della componente “biogenica” contenuta nei rifiuti urbani (come del resto già contemplato nella direttiva “quadro” 77/2001). Sono spariti anche i target di riciclaggio per i rifiuti speciali che erano stati inseriti nel documento approvato dalla Commissione Ambiente del PE. TUTTAVIA RIMANGONO ASPETTI POSITIVI. RIMANE LA GERARCHIA DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI CHE ANTEPONE LA RIDUZIONE E IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI ALLE ALTRE FORME DI RECUPERO (compreso il recupero energetico rispondente alla formula dell’efficienza energetica) che viene riconfermata quale “GERARCHIA COGENTE” PER TUTTI GLI STATI .
In ogni caso rimangono aspetti legislativi “aperti” che dovranno essere applicati in sede nazionale con un buon margine di discrezionalità che può essere influenzata dall’azione dei Comitati, delle Associazioni e dei movimenti. Cosi’ come DOBBIAMO REGISTRARE POSITIVAMENTE IL RUOLO DELLA GLOBAL ALLIANCE FOR INCINERATOR ALTERNATIVES che ha saputo, per la prima volta in Europa, CONDIZIONARE IL DIBATTITO AI MASSIMI LIVELLI ISTITUZIONALI RIUSCENDO AD EVITARE DERIVE PEGGIORI denunciando il “conflitto di interessi” della relatrice Caroline Jackson che ha dovuto affannosamente difendersi. In questo quadro anche la RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO HA PORTATO UN VALIDO CONTRIBUTO E GRAZIE AL LAVORO DI GIOVANNI MALATESTA E DI AMBIENTE E FUTURO HA CONVOGLIATO CENTINAIA DI E-MAIL AI PARLAMENTARI EUROPEI E FAVORITO IL CONTATTO TRA GAIA E ALCUNI GRUPPI PARLAMENTARI COME QUELLO DEI VERDI E DELLA SINISTRA EUROPEA. INFINE E’ GIUSTO RINGRAZIARE ALCUNI PARLAMENTARI QUALI MONICA FRASSONI, ROBERTO MUSACCHIO ED UMBERTO GUIDONI CHE HANNO SVOLTO UN LAVORO FIANCO A FIANCO CON GAIA. Per gli aggiornamenti vedi su www.ambientefuturo.org
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