A Firenze si sono incontrati i rappresentanti di quattro mozioni.
Un partito ecologista di base che metta al vertice le realtà locali, le federazioni provinciali e le federazioni regionali. Un congresso che sancisca un vero rinnovamento della classe dirigente dei Verdi. Un percorso partecipato per individuare i candidati. La riduzione del costo delle adesioni per permettere a tutti la partecipazione.
Un dibattito vivace e costruttivo tra i rappresentati di quattro mozioni. Questo in sintesi il bilancio dell'incontro del 28 giugno scorso a Firenze. Comune la volontà di voltare pagina e ricostruire con il lavoro sul territorio la credibilità del partito minata dall'accentramento dei poteri in un'unica persona.
I partecipanti hanno ritenuto necessaria l'approvazione della norma che porterà i Verdi ad un anno di transizione con un coordinamento di 14 persone ed un portavoce, nonostante in molti abbiano espresso dissenso per il mancato rinnovo del Consiglio Federale e per la figura del portavoce.
Si è registrata una sintonia anche sulla proposta di apertura e dialogo con tutte le forze politiche, senza alcun canale privilegiato con il PD, responsabile di avere portato al governo Berlusconi.
Il confronto sul futuro dei Verdi e sull'Assemblea di Chianciano proseguirà con un'iniziativa oggi a Salerno.
Gabriele Volpi
www.QualcosaDiVerde.it
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