FIRENZE, 5 GIUGNO
''Non escludiamo che, di fronte a una nuova legislazione che riproponga il nucleare in Italia, potremmo attivarci per un altro referendum''. Lo ha detto Mauro Romanelli, portavoce dei Verdi della Toscana, in merito al dibattito in corso nel Paese sull'ipotesi di nuove centrali a energia nucleare.
''Al referendum del 1987 - ha affermato Romanelli - l'80% dei votanti si espresse nettamente contro il nucleare. Del resto questo tipo di energia non risolve i problemi, come dicono molti scienziati e, al pari del petrolio, anche l'uranio ha gia' raggiunto il picco estrattivo''.
''Non esiste un nucleare sicuro - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi in Regione Mario Lupi - e poi c'e' il problema delle scorie.
Sostenere che e' inutile avere un'Italia denuclearizzta visto che in molti Paesi vicini ci sono le centrali e' sbagliato e occorre tornare indietro''.
I Verdi, che da sempre puntano sulle fonti di energia rinnovabili come il solare o l'eolico, saranno a Milano sabato prossimo per la manifestazione nazionale 'Marcia per il clima', promossa dalle principali associazioni ambientaliste, dall'Arci e dal mondo cattolico.
Il partito organizza anche un pullman che partira' da Firenze (piazza Artom) alle 9, al costo di 10 euro. ''Ringraziamo - hanno sottolineato Lupi e Romanelli - il presidente della Regione Claudio Martini per la netta presa di posizione contro il nucleare in risposta agli annunci del ministro Scajola: si tratta di un segnale importante, purtroppo in controtendenza all'interno del Partito democratico''. (ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento