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La mer, la fin...

venerdì 6 giugno 2008

No nuke. Verdi europei sull'incidente in Slovenia

GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO COMUNICATO STAMPA

Bruxelles, 05 giugno 2008
L'incidente nucleare in Slovenia
Frassoni: "Non esiste il nucleare sicuro

"Monica Frassoni, Co-Presidente del Gruppo dei Verdi/ALE, in riferimento all'incedente nucleare di Krsko in Slovenia, ha dichiarato:"Con l'allarme lanciato ieri in tutta la Ue dopo l'incidente nucleare di krsko in Slovenia, si pongono interrogativi che richiedono una risposta urgente. In primo luogo, perché questo tipo di allerta, nonostante si astato detto fa parte di una politica di trasparenza della Commissione europea, non è scattata con gli incidenti verificatisi nelle centrali nucleari di Forsmark (Svezia) o Brunsbüttel (Germania)? E quante volte in passato il sistema ECURIE ha fatto partire un'allerta generalizzata in tutta la Ue come è successo ieri? Da chiarire è inoltre quali informazioni fornite dalle autorità slovene in merito all'incidente abbiano portato alla decisione di lanciare l'allerta: quale è la natura esatta dei problemi tecnici del circuito di raffreddamento primario del reattore di Krsko? Va accertato poi, e con la massima urgenza se è vero che il giorno precedente l'incidente si sia registrato nei pressi della centrale slovena un aumento del livello di radioattività dell'aria. Ed è fondamentale sapere se il sistema di raffreddamento funzioni davvero e in efficienza, poiché anche di fronte allo spegnimento del reattore, continua ad esservi produzione di intenso calore anche nei giorni successivi, un calore tale da richiedere il costante intervento del sistema di raffreddamento (senza di esso il combustibile nucleare prenderebbe fuoco e brucerebbe). In ogni caso, quanto accaduto in Slovenia dovrebbe far riflettere i sostenitori del rilancio del nucleare in Italia e in Europa: non esiste un nucleare sicuro, soprattutto se si pensa al fatto che con i costi di realizzazione di una nuova centrale oggi (oltre i 6 miliardi di euro), i produttori sono sempre più inclini a cercare di prolungare il più possibile la vita delle centrali vecchie: una prospettiva, che dopo l'incidente di Krsko, è ancora più inquietante."

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