TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 7 giugno 2008

Notes. Parco agricolo subito e pillola il giorno dopo; Trenitaglia e sindaco urban-cowboy

Come molti già sapranno, esiste a Prato un Forum per il Parco Agricolo della Piana e vi fanno parte tra gli altri Slow Food, i GAS, la Lega Ambiente, Italia Nostra e perfino la Coldiretti e l'Università di Firenze (urbanistica).
Il Forum vuole realizzare un grande ed importante progetto: più di tremila ettari di terreno, dalle Cascine di Tavola a Pantanelle, passando da S. Maria a Colonica, riportati ad uso agricolo e rimessi a coltura.
L'dea è quella di produrre direttamente sul territorio, frutta, verdura cereali e carne, per il consumo dell'area metropolitana.
Sul progetto ha lavorato l'architetto David Fanfani: " A Barcellona, buona parte dell' area che circonda la città è stata messa di nuovo a coltura. Ma rispetto all'esempio della città catalana, a Prato quell'area non sarebbe soltanto destinata a coltivazione, ma dovrebbe combinare insieme altri elementi: la riqualificazione ambientale, ad esempio, ma anche lo sviluppo di turismo sostenibile."
Gli organizzatori del Forum spingono sull'accelleratore in stagione di Piani urbanistici, e fanno bene; speriamo che questo loro intento si realizzi, in quanto non si tratta di obiettivi utili fra dieci anni ma immediati; a partire dalla necessità di garantire la sopravvivenza della biodiversità alimentare ma anche per avere un mercato locale "deglobalizzato".
Siamo con loro.
Ma aggiungo una richiesta. Potrebbe rientrarci un'area umida protetta, a Pantanelle?
Seconda nota. La pillola del giorno dopo.
Se volete firmare, e noi vi invitiamo a farlo, per cambiare l'attuale legislazione che penalizza le donne che devono e vogliono ricorrere a questo contraccettivo di emergenza, potete farlo in piazza del Comune oggi e domani, dalle 10 alle 13 e dalle17 alle 20.
In tutta Europa questo contraccettivo viene distribuito senza l'obbligo di ricetta. Con la libera vendita si potrebbero evitare migliaia di aborti. L'iniziativa è promossa da un cartello composto da Verdi, SD, Lista Taiti, Rifondazione Comunista e Liberamente Prato.

Tre. Tagli ai treni.
Monta la rivolta per reazione all'annunciato taglio degli intercity in Toscana.
Protestano a proprie spese i ferrovieri che hanno messo in ponte otto ore di sciopero per sabato 15 giugno.
Forza ragazzi, c'è gente che ha dei bei problemi con queste soppressioni di treni.
Quattro. Affiorando fresco come una rosa dall'allucinante casino in cui ha messo la città con la Variante Declassata e la contrapposizione di due progetti, tutti e due pubblici, o quasi, il Sindaco, et voilà, ci dice che ormai ha sposato il piano Urban. Stiamo parlando ovviamente dell'ex Banci che dovrebbe diventare un centro espositivo o qualcosa per farci i tornei di biliardo, non si sa, certamente non un polo fieristico perchè sarebbe il polo fieristico più piccolo del mondo. Un record che certamente non farebbe piacere a nessuno.
Riassumendo, la Variante metterebbe insieme il progetto Urban, il progetto Arcadia, sul lanificio Bigagli e quello dell'Esselunga a Pratilia. Tutto tenuto insieme dall'intelligenza immaginativa dell'assessore Ciuoffo.
I pratesi non hanno potuto mettere bocca. Giusto, mica sono affari loro, hanno votato, basta.
Ci auguriamo che oggi non ci leggiate e che siate alla manifestazione a Milano.
MUNICIPIOVERDE

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