Il Presidente della Regione Toscana ha dichiarato alla stampa che per l'anno nuovo ci vuole meno puzza sotto il naso.
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
mercoledì 31 dicembre 2008
Editoriale. Quelli con la puzza sotto il naso.
Probabilmente è una sintesi giornalistica ma si spiega meglio con le parole virgolettate: "di chi vorrebbe una Toscana senza capannoni e senza ciminiere".
"Perchè questa crisi", continua Martini, "ci sta insegnando la centralità dell'economia reale, l'importanza del manifatturiero, dei servizi, del terziario avanzato."
Che la crisi economica ci stia insegnando questo e in questi termini non ci viene facile capirlo.
Certo potremmo non fare caso a queste parole, non sentirci chiamati in causa. Non siamo certo nemici del lavoro, noi. Men che meno del lavoro produtivo o, per carità, del terziario avanzato.
Siamo così convinti della centralità dell'economia, che le grandi riforme ecologiste (da fare) le interpretiamo tutte come riforme del lavoro, della produzione e del commercio.
Per esempio l'imminente evoluzione energetica verso le fonti rinnovabili, con la necessaria riconversione. Oppure la politica dei rifiuti zero, che richiede una grande quantità di forza lavoro e di ideazione. Senza parlare della rifondazione di un tessuto produttivo agricolo legato al territorio.
O ancora la tutela e la conservazione dei beni ambientali e culturali, i sevizi sociali, la scuola e la formazione professionale, l'integrazione degli stranieri, la ricerca.
Ma Martini intende altro e noi lo sappiamo bene se facciamo un bilancio di questi anni trascorsi sotto il suo governatorato.
Il presidente vuol dire:
se avete a cuore il bene comune, (che per lui si chiama sviluppo), lasciate che si facciano le grandi opere.
A cominciare dalla Tav (con relativa distruzione delle falde idriche) e dall'Autostrada tirrenica (un bello sventramento della Maremma che prevede ferite insanabili all'ecosistema, al paesaggio e all'arte) ,
poi gli inceneritori che producono veleni in quantità ma sono indispensabili,
i rigassificatori che fanno lessi pesci, alghe e vita della costa,
stadi e centri espositivi, non importa se rimangono vuoti, basta che veicolino edilizia residenziale e cattedrali di metallo e vetro per il terziario avanzato,
megaparcheggi sotterranei, al chiuso, all'aperto, lungo i fiumi in piazze storiche e sotto le abitazioni,
multisale e centri benessere, (per ottenerli si possono fare anche leggi truffa con deroghe predisposte ad hoc),
e ancora
i trafori
i porti turistici
i pontili
gli zoosafari
i delfinari...
Turatevi il naso e avrete la vostra spruzzata di ambientalismo come i brillantini sul presepe.
Buon Anno a tutti
da
MUNICIPIO VERDE
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