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La mer, la fin...

lunedì 29 dicembre 2008

Prato. Why not?

Why not? la risposta sembra scontata...
MV

da il Tirreno del 29/12/08
Chiusa l’indagine, accuse a una giovane consulente

Una pratese tra le figure chiave dell’inchiesta sulla lobby Saladino
PRATO. C’è una pratese tra le figure chiave dell’inchiesta “Why not”, condotta dal sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris prima che le indagini gli venissero tolte, l’inchiesta che poi ha innescato il clamoroso scontro tra le Procure di Catanzaro e Salerno e che è costata il posto ai due rispettivi capi degli uffici giudiziari.
Si tratta di Cristina Sanesi, 32 anni, consulente commerciale residente alla Castellina, che nell’avviso di chiusura delle indagini risulta tra le persone indagate per associazione a delinquere insieme all’imprenditore calabrese Antonio Saladino, già presidente della Compagnia delle opere per l’Italia meridionale e sospettato di essere al centro di una estesa rete che aveva l’obbiettivo di scambiarsi favori e finanziamenti, con il coinvolgimento dei partiti politici.
Cristina Sanesi è entrata nell’inchiesta come portavoce, fino al 2007, del circolo Margo Libertà e Lavoro, uno dei circoli della Margherita per apportare alla politica il contributo della società civile. Stando alle carte depositate dalla Procura, la consulente pratese sarebbe stata incaricata da Saladino di inserire il suo gruppo «negli ambienti reputati influenti a livello di amministrazione centrale dello Stato» e «investita (dallo stesso Saladino) anche di ruoli formali nell’area politica al momento ritenuta opportuna», in cambio «anche di retribuzioni». Insomma, una sorta di ufficiale di collegamento tra il mondo della politica e quello degli affari.
Quando il nome della giovane consulente pratese emerse l’anno scorso nelle carte dell’inchiesta, gli esponenti locali della Margherita dissero di non conoscerla e negarono che fosse iscritta al partito.
Accanto al nome di Cristina Sanesi figura quello del costruttore Valerio Carducci, anche lui perquisito l’anno scorso, residente a Bagno a Ripoli e titolare della Gia.Fi. servizi, una srl con sede a Prato in via Ferrucci. Carducci ha realizzato il Museo del Tessuto per conto della Provincia e ha ristrutturato l’ex albergo Stella d’Italia in piazza Duomo. Dunque sembra ben introdotto nel tessuto economico pratese. Anche lui viene descritto come uno degli uomini di riferimento dell’imprenditore Antonio Saladino. Avrebbe tenuto i contatti con ambienti parlamentari romani dell’area prodiana per conto di Saladino.
Secondo gli inquirenti la lobby trasversale avrebbe gestito gran parte del denaro pubblico piovuto in Calabria e destinato ai settori ambientale, immobiliare, finanziario, informatico e dei servizi.

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