In esso si trova un passo che parla degli operai tessitori di Prato.
E' impressionante la somiglianza con l'attuale situazione dei lavoratori delle confezioni cinesi:
"Una marea senza nome e persino senza peso nelle statistiche perchè lavora senza libretto. E chi lavora senza libretto non compare negli incartamenti dei grandi e neanche sarà contato dalle macchine che stan strizzando il sugo del censimento del '51.
Gente che non esiste, eppure vive e soffre e si ammala e mangia e prende moglie e fa figlioli e s'infortuna e tutto questo senza assicurazione, senza contratto, senza difesa. In una parola: schiava come ai tempi di Nerone, gente senza diritti."
Può servire ad una riflessione in questi giorni delle feste cristiane della Natività, così gravide di superficiale buonismo, così prive di fatti di autentica giustizia.
Fra' Dolcino
Nessun commento:
Posta un commento