Non sono cose da poco, tenendo poi anche conto dell'affidamento "in house" della gestione del Centro per l'Impiego, negli ultimi anni prorogato sempre con provvedimenti "urgenti" in attesa di una risistemazione che, in linea teorica, doveva essere già pronta entro l'ottobre dello scorso anno.
Già Logli, nel 2004, metteva questa società molto particolare all'interno del panorama italiano al centro dello sviluppo delle politiche per il lavoro, e da allora non è cambiato molto.
Di sicuro, sia Melighetti che Panerati hanno ben presente di che cosa c'è in gioco.
Melighetti, in quanto segretario della CISL provinciale di Prato, ma soprattutto come membro del consiglio direttivo del Co.Ge.F.I.S., socio al 30% di FIl SpA, qualcosa del settore sa sicuramente, giusto per usare un eufemismo, così come probabilmente sa che, mentre la CGIL è "ben introdotta"- attraverso la sua struttura formativa Smile Toscana - con FIL, CISL sembra un po' più ai margini. Panerati, invece, che in questi anni è stato il referente primo di buona parte del mondo economico pratese nella sua veste di assessore allo Sviluppo economico e alla cooperazione internazionale, conosce perfettamente le potenzialità dei Fondi europei, in particolare del Fondo Sociale, e l'importanza di essere attore di riferimento per l'assegnazione di questi fondi in determinati settori.
Di certo, e non lo diciamo noi, la sfida delle politiche del lavoro rimarrà centrale nei prossimi anni, poi in un contesto in profonda trasformazione come quello pratese.
MV
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