Non ci paiono soluzioni realistiche nè risolutive gli appelli della Lega Araba, del Papa, dell'ONU, dell'Unione Europea a interrompere i reciproci attacchi e ad instaurare una nuova tregua. Così ci appaiono del tutto controproducenti e politicamente scorrette le posizioni di chi si schiera o dalla parte dei palestinesi ovvero dalla parte degli israeliani, come in una curva!
Noi siamo da sempre convinti che esiste un diritto di Israele alla sua libera esistenza come stato, tra l'altro l'unico democratico dell'area mediorientale, così come riconosciamo l'inalienabile diritto dei cittadini arabo-palestinesi ad ottenere pace, libertà, democrazia, riconoscimento. Conquiste e diritti che, per noi, non passano per l'affermazione di Hamas, organizzazione paraterroristica, fondamentalista, antidemocratica.
Forse l'unica proposta realistica è quella che i radicali e Marco Pannella vanno formulando da anni. E che è valida in mediooriente ed in Europa: il superamento degli stati nazionali per erigere una patria comune sovranazionale: l'Europa. In questa patria comune dovrebbero e potrebbero 'sciogliersi' israeliani e palestinesi, con tutti gli altri stati aderenti. E' una proposta utopica? Può essere, ma quale altra 'realistica' abbiamo a disposizione?
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