TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 23 dicembre 2008

Montemurlo verso le amministrative. Ganugi fa l'Obama

L'idea del distretto energetico è affascinante, basta non si trasformi in uno smodato consumo di territorio per i campi fotovoltaici: riutilizzare, piuttosto, l'edilizia industriale, incentivando l'installazione degli impianti sugli edifici esistenti.
Ovviamente, poi, sarebbe un bene che le "cooperative edificatrici" (ma siamo sicuri che ervano così tante case??? è così povero il patrimonio edilizio montemurlese???) puntassero al riutilizzo e valorizzazione del dismesso, con un forte recupero al pubblico di spazi oggi cementificati, piuttosto che costruire sul terreno vergine... Altrimenti, si ridà fiato alla speculazione!
MV

da il Tirreno del 23/12/08
Ganugi punta sul distretto energetico

Al Tamare presentato il programma del candidato sindaco

RICCARDO TEMPESTINI

MONTEMURLO.«A Montemurlo il primo cittadino sei tu». Così uno degli slogan elettorali di Franco Ganugi, uno dei tre candidati a sindaco alle Primarie del Pd. Ieri mattina al circolo Tamare la presentazione del programma, un elenco dettagliato di quanto Ganugi intende fare nei primi 5 anni se verrà eletto sindaco. Tanti progetti per i giovani, ma anche grande attenzione agli anziani.
Ganugi ha iniziato dalla macchina comunale, annunciando più trasparenza e maggiore responsabilità, ma anche adeguati ricoscimenti per i dipendenti, inquadrati in una pianta organica flessibile. Per le imprese, l’apertura di uno sportello per accedere ai finanziamenti comunitari, ma anche una nuova struttura per supportare i cittadini nella “giungla” delle varie utenze e servizi, naturalmente anche per i nuovi arrivati, ricordando la comprovata solidarietà di Montemurlo, «città di pace», verso gli extracomunitari, magari rafforzando l’ottimo lavoro svolto dal volontariato, definito «un’eccellenza del nostro territorio», ma che dovrà trovare nuovi stimoli attraverso la rivisitazione e il rilancio della Consulta delle associazioni. E attraverso l’associazionismo e il sistema cooperativo sociale, per Ganugi si può individuare un possibile sbocco occupazionale per i giovani, magari nell’assistenza agli anziani, non limitata alla disabilità e alla non autosufficenza. Insomma per Ganugi, è possibile sostituire le badanti utilizzando i nostri giovani non solo con il servizio civile, ma allo stesso tempo vanno aumentati i centri sociali, soprattutto nelle frazioni.
Per quanto riguarda la politica abitativa, non è sufficente quanto fatto finora, ma va dato input alle cooperative edificatrici, specie per le giovani coppie, così come all’impiantistica sportiva vanno affiancati progetti per nuovi parchi attrezzati. Ganugi è d’accordo sul tavolo permanente per la Città sicura, ma vanno aumentate le videocamere non intese come “Grande fratello”, ma a tutela dei beni comuni, così come ci vogliono più vigili urbani, «non in ufficio ma, a piedi, sulle strade delle frazioni, a stretto contatto con i cittadini, non per multare, ma per rassicurare e prevenire». Per quanto riguarda la viabilità, Ganugi è convinto che vada di pari passo con lo sviluppo urbanistico, ma vada assicurata soprattutto la sicurezza dei pedoni, mentre per gli scolari, un apposito percorso protetto “casa-scuola”. «La Lam va rivista, collegando l’ospedale, la stazione e il centro Giovannini» annuncia, così come ci vogliono più risorse per la la raccolta differenziata e il verde, magari con sponsor privati. E poi i capisaldi del programma: il lavoro e lo sviluppo, a cui Ganugi sembra tenere in particolar modo, perchè «vanno sì incentivate le diversificazioni, attraverso le riconversioni del patrimonio immobiliare dismeso, ma altresì devono trovare sostegno le ipotesi di un distretto energetico localizzato sul territorio», magari cominciando ad occuparci del milione di metri quadri di amianto dei nostri capannoni. Ampio spazio alla silvicoltura e al turismo grazie alla ricchezza naturalistica, prima di esporre la lunga serie di progetti per i giovani per l’avviamento al lavoro, ma Ganugi ha voluto chiudere assicurando che realizzerà il primo nido comunale per i piccoli da 3 ai 12 mesi.

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