Intervento di Paolo Paoletti candidato Sindaco al comune di Prato in occasione della Festa del 1° Maggio
In questi ultimi anni, con l’ascesa della finanza,la rendita ha sopravanzato il profitto,e tale subordinazione è divenuta ancora più forte nei confronti del lavoro. Ha vinto l’economia del possesso contro l’economia della produzione in una concezione che richiama alla mente” la roba “ di Giovanni Verga. La rendita finanziaria ha trascinato la gemella rendita immobiliare in un’economia virtuale basata sul mattone,che ha sostenuto anche a Prato un lungo ciclo edilizio consumando una gran quantità di suolo che avrebbe potuto essere utilizzato per riqualificare la Città ed il suo territorio. Un’alternativa poteva invece venire solo dalla produzione,dal lavoro delle donne e degli uomini inteso non solo come dimensione economica,ma anche politica,ed invece proprio su questo terreno è venuta meno la capacita di analisi della Sinistra. Nei casi migliori, come poi è successo a Prato,ce ne siamo occupati come problema della distribuzione del reddito,come regolazione della manodopera e soprattutto come relazioni sindacali. Ma il tema del lavoro è completamente scomparso come dimensione della cittadinanza,come principio ordinatore della società,come fattore costituzionale, insomma tutto ciò che è sinteticamente ma mirabilmente espresso nelle prime righe della Carta Costituzionale. L’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro … non sul possesso o sulla rendita, ma sul LAVORO, e Prato è una città fondata, cresciuta e sviluppatasi sul lavoro e sull’impegno e l’alacrità dei suoi lavoratori. La subordinazione del lavoro alla rendita è la causa principale della frantumazione corporativa alla quale assistiamo ogni giorno,dell’involgarimento dello spirito pubblico e del prevalere di ogni egoismo. Paolo Paoletti Candidato Sindaco per Rifondazione Comunista
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