A parte questa nota, non possiamo non rilevare come Marini sia proprio il degno presidente degli Industriali pratesi: un bel cambio di destinazione d'uso da produttivo a residenziale per una sua fabbrica, in modo da ottenere 6600 mq di superfice utile per realizzarci appartamenti... Intanto, si mette in cassa integrazione... Osservazione bocciata, ma nell'articolo non si spiega il perché: forse solo rimandata?
Intanto, altre sono state le osservazioni, e interessante vederne il contenuto e gli esiti, in particolare quello sul progetto del deposito dei tram nella zona delle Badie, o meglio, verosimilmente, prossimo al McDonald: come si fa notare nell'articolo, un'dea che va avanti da tempo, e che è riportata su tutti i piani presentati sino ad oggi, compreso nello sviluppo del tracciato. Intanto, però, la ttramvia non viene stralciata dalla Variante, e rimane quindi "incastrata" nel tutto.
Articolo molto istruttivo, si...
MV
da il Tirreno del 28/04/09
Marini chiede di costruire cento case
Variante Declassata, ecco le osservazioni e le risposte degli uffici
Il presidente degli industriali punta a una nuova destinazione d’uso della sua fabbrica ma i tecnici gliela negano
PRATO. Variante Declassata approvata in consiglio, e si sa. Ma pochi, ancora, conoscono le osservazioni, avanzate da privati cittadini, portatori di legittimi interessi, ma anche associazioni e istituzioni, alle quali l’Ufficio di Piano ha dato risposta scritta. Si tratta di 42 istanze: una parte giudicata inammissibili o non pertinente perchè relativa ad aree diverse da quelle della variante, altre accolte d’ufficio, altre ancora bocciate ma decisamente interessanti. Vediamole.
L’osservazione numero 27, è particolarmente indicativa. A farla il presidente degli industriali Riccardo Marini che chiede il cambio di destinazione di uso da produttivo a residenziale, del fabbricato di sua proprietà, situato lungo la Declassata. Marini chiede anche l’aumento «complessivo delle quantità residenziali previste» così da raggiungere i 6mila 600 metri quadrati di superficie utile. Secondo analisi e calcoli dei tecnici Marini, trasformando la fabbrica, avrebbe potuto costruire circa un centinaio di appartamenti. Secondo l’Ufficio di piano l’osservazione non è da accogliere.
Un’altra osservazione interessante è la numero 22 avanzata da Unicoop Firenze che, come si sa, sta costruendo un nuovo punto vendita nel complesso della multisala. Unicoop chiede di diminuire la superficie utile lorda del nodo 1 (cioè l’intera area della Declassata) per quanto concerne la destinazione commerciale, giudicandola «troppo alta rispetto a quella residua per l’intero sistema». Osservazione, anche questa, non accolta. Sul nodo 1 Esselunga è ancora in attesa di fare partire il progetto Pratilia. Ed è proprio Esselunga spa che nell’osservazione 25 chiede, tra l’altro, che l’intervento su Pratilia venga ricompreso per intero nel perimetro del nodo Declassata, preferendo evidentemente - visti i tempi biblici che deve aspettare - legare il progetto del supermercato, all’intervento complessivo sull’asse. Anche questa non accolta.
E’ l’Asvaip, l’associazione pratese per la tutela dell’archeologia industriale, presieduta dell’architetto Giuseppe Guanci, a tornare alla carica sull’edificio che, secondo gli studi dell’associazione, se non altro ricalca i modelli firmati dall’architetto Frank Lloyd Wright. L’associazione chiede che «venga riaffermato il completo mantenimento delle fabbrica Banci». L’Ufficio di Piano ha ritenuto di accogliere parzialmente la richiesta in quanto, secondo la variante, «i corpi di fabbrica dell’ex Banci - scrivono - dovranno essere almeno in parte mantenuti per ispirare un progetto che riesca a coniugare il segno delle contemporaneità con le tracce del passato industriale».
Ma è la Circoscrizione sud, nell’osservazione 35, a toccare il “punto dolente”: la realizzazione del depositio del tram alle Badie che già sopporta la realizzazione del nuovo deposito Cap. Un’opera che negano in tanti ma che poi alla fine compare in delibere e progetti. Ecco come rispondono i tecnici: «Come più volte ribadito nelle norme di variante tutto quanto attiene al sistema infrastrutturale sarà oggetto di uno specifico progetto esecutivo e di conseguenza la tavola relativa (quella della variante nella quale compare il deposito ndr) ha valore puramente indicativo e non prescrittivo. Le soluzioni teniche che verranno adottate dipenderanno quindi dal tracciato e dalla fattibilità del progetto di sistema di trasporto pubblico che verrà adottato. Resta fermo che il Piano strutturale non prescrive nè localizza il deposito dei tram: infatti lo sviluppo complessivo delle rete tramviaria comporterà una localizzazione più idonea e più strategica per il mezzo di trasporto pubblico (una localizzazione adatta potrebbe essere ad esempio la stazione ferroviaria)». Sempre sulle infrastrutture interviene Legambiente che avanza sei richieste tra le quali lo stralcio del deposito del tram, lo stralcio della tramvia, il rinvio dell’adozione della variante. Tutti punti rigettati dagli uffici che invece hanno accettato la richiesta di incentivare l’edilizia sperimentale.
Cri.Or.
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