Continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda!
MV
da il Tirreno del 24/04/09
«Nessuno ha chiesto la messa in sicurezza»
Cascine, la procura ribatte alle accuse della Soprintendenza
Finalmente il cerchio si chiude con una secca replica della Procura, che precisa che «né la proprietà, né la Soprintendenza hanno richiesto un intervento sull’edificio: in tal caso sarebbe stato autorizzato in tempo reale, al massimo nel giro di 48 ore, ogni tipo di accesso richiesto dalla proprietà che, tuttavia, non l’ha mai richiesto per eseguire le opere necessarie per la sua messa in sicurezza».
Stando alla Procura, nessuno insomma si sarebbe fatto vivo in questi mesi per reclamare un intervento di urgenza sul cantiere.
Risale a gennaio scorso un colloquio tra il pubblico ministero e il direttore dei lavori, secondo cui l’interesse della proprietà andava nella direzione opposta alla tutela del bene storico. «L’interesse non era tanto quello di procedere ad opere sul cantiere - fanno sapere dalla Procura - ma di poter riprendere i lavori per ragioni economiche. Fino a quel momento, inoltre, la Soprintendenza non aveva intimato nessun intervento alla proprietà riguardo le opere da eseguire»
Qualcosa, comunque, si sta muovendo nella direzione auspicata dalle associazioni ambientaliste. E’ del 20 aprile l’ultima richiesta di accesso della Soprintendenza per un sopralluogo che è stato tempestivamente autorizzato dalla Procura stessa. Infine, il punto sull’inchiesta in corso, con la promessa della Procura che «le indagini sulla vicenda del sequestro alle Cascine di Tavola si concluderanno entro un mese».
Ma.La.
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