Perfetto: iniziamo a definire di chi è la casa: dei pratesi, degli italiani, dei toscani? Di chi dice di amare Prato, ma preferisce investire a Firenze? Dei pratesi che preferiscono la speculazione edilizia al bene della città?
Oppure, semplicemente, Prato è di chi la vive quotidianamente, di chi ne forma nella sua semplice vita - straniero, italiano, o pratese "di adozione" che sia - il cuore pulsante?
Riflettiamoci...
MV
da la Nazione del 23/04/09
Pdl, piano per portare Silvio in città E Alemanno: «Prato come Roma»
Cenni incontra il sindaco di An: «Carlesi non può essere il nuovo»
PRATO può essere come Roma. Roberto Cenni, parole di Gianni Alemanno, può strappare la città al centrosinistra dopo anni di governi monocolore esattamente come è successo nella capitale, ma soprattutto Prato potrebbe diventare come Roma perché si candida ad ospitare Silvio Berlusconi. Il popolo Pdl vuole il presidente del consiglio in città e lo ha ripetuto anche ieri al Cristall mentre aspettava l’arrivo del sindaco di Roma («Ci serve Silvio per dare una strigliata»), così i dirigenti stanno pensando ad un piano per convincerlo ad aggiungere Prato nella lista delle città da visitare durante la campagna elettorale. Berlusconi molto probabilmente andrà a Firenze per sostenere Giovanni Galli e in quella occasione si spera di convincerlo a venire anche a Prato. La strategia però è più articolata, perché i vertici del partito temono un effetto boomerang in una città che per anni ha avuto, e forse ha, un cuore che batte a sinistra. Per evitare sorprese il parlamentare e neo coordinatore Pdl Riccardo Mazzoni sta cercando di convincere il governo ad emanare un decreto per il tessile, una sorta di decreto-Prato che Berlusconi potrebbe presentare proprio durante la sua visita in città. E’ tutto molto difficile e ancora da costruire, ma il tentativo si farà, «perché Silvio ci serve». In più dovrebbero venire a Prato i ministri Matteoli, Carfagna e Ronchi.
INTANTO ieri è arrivato Alemanno, con due ore di ritardo rispetto al previsto. «Deve venire da Firenze, è normale che non sia puntuale. Ecco, abbiamo già trovato il primo problema su cui lavorare, il traffico», ha scherzato Cenni parlando a chi era al Cristall, strapieno. Poi per la prima volta ha citato esplicitamente anche Carlesi : «Non può essere il nuovo». Intorno alle 20 finalmente Alemanno è arrivato ed ha caricato ancora di più il centrodestra pratese: «Vedo tanto entusiasmo, simile a quello che accompagnava me. I miei collaboratori si sono scusati per il ritardo ma qualcuno di voi ha risposto: ‘Abbiamo aspettato 60 anni, possiamo aspettare un’altra ora’. Sì, come a Roma, anche qui bisogna voltare pagina, bisogna tornare a sentirsi padroni a casa propria». Applausi e ripartenza sugli stranieri: «Integrazione e legalità sono due facce della stessa medaglia, serve rispetto per le nostre leggi». Poi i consigli su come dovrà essere il nuovo Comune: «Bisogna puntare sulla meritocrazia, difficile quando manca l’alternanza. Bisogna cacciare i troppi cretini al comando, mettere i migliori e non i fedeli nei posti pesanti. E meno municipalizzate».
QUANTO ALLE liste elettorali, sono andate al loro posto altre tre caselle per il Comune. Il Pdl candiderà Maurizio Bettazzi, ex leader di An, e due nomi molto noti in città: Enrico Albini, otorinolaringoiatra, e il presidente del circolo Cives, lo psichiatra Piero Bardazzi.
Leonardo Biagiotti
da il Tirreno del 23/04/09
Alemanno incoraggia i pratesi «L’alternanza è democrazia»
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