TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 4 giugno 2008

Variante alla Declassata e interessi privati

Si inizia...
MV

dal Tirreno del 03.06.08

Sulla Declassata tre progetti di privati
Verrà presentato oggi all’ex Marconi anche il “Parco delle Fonti”
Duemila metri quadrati di residenziale nell’area verde di 20 ettari che collega via Valentini con viale della Repubblica

PRATO. Un parco urbano di venti ettari che si estende da via Valentini a viale della Repubblica, che lambisce la Declassata di fronte all’area dove nascerà il polo espositivo e che s’incunea nei terreni dietro il tribunale. E’ uno dei progetti cosiddetti dei privati che, nell’ambito degli incontri organizzati dall’Ufficio di piano sul futuro dell’asse dei servizi, verrà presentato oggi pomeriggio all’ex Marconi. Un incontro dalla valenza particolare, quello odierno.
Per un duplice motivo: perchè per la prima volta verranno “svelati” proposte e interessi di tre differenti soggetti privati su un’area destinata a diventare decisamente qualificata, e perché si inizierà a capire, probabilmente, quale idea di “governo” dell’area abbia l’Ufficio di piano. Ma c’è un terzo motivo ancora che rende interessante il seminario: capire se i tre progetti privati siano compatibili con il masterplan del polo espositivo - per il momento l’unico progetto organico presentato - che Urban, spa pubblica, su incarico di Consiag e Comune, ha realizzato.
Tre, si diceva, i progetti privati che gravano sulla Declassata: il progetto che riguarda le ex officine Bigagli; il parco, appunto; e il progetto Pratilia di Esselunga. Se dell’ultimo si sa già parecchio (supermarket con torre, una volta che Esselunga traslocherà da via Valentini), poco o nulla si sa invece del progetto Bigagli. Sembra che in una porzione delle ex officine - caduta l’ipotesi Fuksas di farne una dependance del Museo Pecci - si pensi di realizzare un altro supermarket di medie dimensioni (sarebbe il terzo nell’arco di qualche chilometro con Coop nell’area Multisala e Esselunga a Pratilia), un albergo (ma un altro è previsto nel masterplan Urban), negozi e appartamenti.
Il terzo progetto è quello del “Parco delle Fonti” così chiamato dai tre studi - Coppini e Formichella, Gestri e Ballerini, Palumbo & partners - che l’hanno disegnato, avvalendosi anche della consulenza del berlinese Stefan Tischer, dello Studio Eu, uno dei più famosi progettisti europei del paesaggio.
Gli studi rappresentano gli interessi dei tre maggiori proprietari dei terreni che coprono il 70% del valore catastale complessivo dell’area che ha un’ampiezza complessiva di circa 20 ettari. «I terreni (che oggi sono agricoli ndr) - spiega Formichella - verranno ceduti gratuitamente al Comune». Per una contropartita di tutto rispetto: i privati otterranno in cambio una capacità edificatoria di circa un ettaro, quindi diecimila metri quadrati, di terreni edificabile per un totale - considerando una metratura media di 70 metri quadrati - di circa 140 appartamenti.
Secondo il progetto alcuni blocchi di case dovrebbero nascere all’interno della porzione di parco che affaccia su viale della Repubblica, altri su via dei Catraci, una strada a sfondo chiuso. Secondo il disegno degli architetti, inoltre, il polo espositivo si svilupperebbe (50 mila metri quadrati) esclusivamente a sud, occupando interamente le aree Consiag mentre per superare la cesura della Declassata, il pool di architetti si è rifatto al ponte verde disegnato da Fuksas, ma collocandolo più a est. All’interno del parco, infine, solo collegamenti pedonali o per biciclette. «Il parco della Badie - conclude Formichella - avrebbe anche la funzione di collegare, con un percorso verde, via Valentini con viale della Repubblica».
C.O.

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