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La mer, la fin...

mercoledì 3 dicembre 2008

Diritti. Vaticano come sempre contro i diritti dei gay.

1/12/2008 - "Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi iinternazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni"
Vaticano all'Onu: "No alla depenalizzazione dell'omosessualità"
La richiesta dell'arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite
GIACOMO GALEAZZI
L’Onu non deve depenalizzare l’omosessualità come richiesto dalla Francia perchè ciò porterebbe a nuove discriminazioni in quanto gli Stati che non riconoscono le unioni gay verranno «mesi alla gogna». È quanto ha spiegato mons. Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone - ha affermato l’arcivescovo - fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale. Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle personeomosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». «Ma qui - ha aggiunto Migliore in riferimento alla proposta chela Francia ha intenzione di presentare all’Onu in favore della depenalizzazione dell’omosessualità nel mondo intero - la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tenerconto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni». «Per esempio - ha detto l’ arcivescovo - all’agenzia cattolica I-Media - gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come »matrimonio« verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».
(La Stampa)

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