TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

lunedì 22 dicembre 2008

Lo sventramento: ancora qualche notizia sulla Tirrenica.

L'autostrada Conti-Matteoli verrà costruita presto.
Ma prima dovranno passare sul nostro cadavere.
mv


Ok del Cipe anche al lotto zero di Livorno e al tratto di Piombino
Tirrenica, ci sono voluti quarant’anni
I numeri. Poco più di 200 chilometri, costo 3 miliardi e 800 milioni. Nel tardo 2010 i primi cantieri, per la fine si punta sul 2015

FIRENZE. Via libera del Cipe al progetto dell’autostrada Livorno-Civitavecchia, 206 chilometri, un costo complessivo di 3 miliardi e 788 milioni, interamente a carico della Sat, la quale si rifarà con i pedaggi (la concessione che scade nel 2028 sarà prorogata fino al 2046). L’apertura dei cantieri è prevista per il 2010 mentre i lavori dovrebbero concludersi entro il 2015. Confermato dal Cipe l’impegno per le opere connesse alla Tirrenica: il lotto zero dell’Aurelia tra Maroccone e Chioma nel comune di Livorno e il tratto della statale 398 che penetra nel porto di Piombino.«Credo - commenta il ministro Matteoli - che oggi si sia fatto un passo molto importante per riavviare l’infrastrutturazione del Paese. Sono molto lieto, in particolare, per l’approvazione del progetto della Tirrenica, attesa da 39 anni». Gli fa eco l’assessore regionale Conti: «Finalmente un passo in avanti importantissimo».Ha proseguito Conti: «Ora il nostro lavoro si concentrerà sul porre grande attenzione ai progetti esecutivi perché rispondano a quei criteri di ambientalizzazione che stanno alla base dell’elaborazione della Regione Toscana».

Sul via libero del Cipe plausi bipartisan. Tutti d’accordo, destra e sinistra. Unica voce contro, quella dei Verdi e degli ambientalisti (vedi intervista a Vittorio Emiliani). La portavoce dei Verdi Grazia Francescato annuncia addirittura il ricorso al Tar.
Le opere complementari. Il Cipe ha approvato il progetto preliminare recependo il parere della Regione Toscana e le relative prescrizioni che riguardano tre punti: l’esigenza di intervenire «per ridurre le condizioni di pericolo presenti nell’attuale Aurelia», la ricerca delle le soluzioni progettuali «le più attente possibili al salvaguardia del paesaggio», ma soprattutto la previsione delle opere complementari.
Per riguarda il lotto zero tra Maroccone e Chioma, sei chilometri di lunghezza, tre gallerie e un costo complessivo di 230 milioni, è prevista la costruzione di una sola carreggiata. La penetrazione invece sul porto di Piombino costerà 83 milioni.
Aumenteranno i pedaggi. L’opera verrà finanziata con i pedaggi. Il piano Sat prevede l’approvazione di un piano tariffario con incrementi. In particolare, c’è una previsione di aumento del pedaggio dal 2011 al 2017 di un 5-6% l’anno e per gli anni successivi dello 0,5% l’anno. Ovviamente finché tutta non sarà realizzata, l’aumento del pedaggio inciderà solo sull’unico tratto già realizzato, quello da Collesalvetti a Rosignano di 36 chilometri.
Chi paga e chi no. Come funzioneranno i pedaggi? A nord ci sarà un sistema “in aperto” da Rosignano fino a Grosseto Sud con tre barriere a Grosseto Sud, a Follonica e a Rosignano, più tre caselli a pagamento: uno vicino alla barriera di Rosignano e due prima e dopo la barriera di Follonica (alle uscite di Riotorto e di Follonica Nord). A sud ci sarà un sistema “in chiuso” con 6 caselli a pagamento.Facciamo un esempio: se un’automobilista entra al casello di Rosignano ed esce a Cecina pagherà il biglietto. Se entra invece a Cecina nord per dirigersi a Venturina no. In generale non paga il traffico locale che si muove all’interno di una provincia. Paga chi intercetta i caselli di Rosignano, Riotorto e Follonica.
Dai primi vagiti alla sua realizzazione la storia della Tirrenica sfiora il mezzo secolo. Nel 1969 saranno quarant’anni dalla nascita della Sat, la società nata per costruire e gestire l’autostrada Tirrenica.
Un tempo biblico per il mondo globalizzato.
(19 dicembre 2008 il Tirreno)
21-Dec-2008
Autostrada Tirrenica: per i Verdi uno scempio ambientale
da Maremma news
Verdi Toscana: “Un errore. Presto un’iniziativa pubblica dei Verdi con la presentazione di un progetto articolato insieme alle associazioni ambientaliste e ai Comitati per il Territorio di Asor Rosa”
Firenze: “L’Autostrada Tirrenica è un errore, e uno scempio ambientale, che sventrerebbe la Maremma” – affermano i Verdi Toscani col portavoce Mauro Romanelli – ribadendo la loro storica posizione, in linea peraltro con quella di tutte le principali associazioni ambientaliste, oltre alla Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio di Asor Rosa.“Come abbiamo sempre detto, basterebbe procedere alla messa in sicurezza e all’adeguamento dell’Aurelia da parte dell’Anas, come proposto dalla Presidenza della Commissione dei Lavori Pubblici della Camera dei Deputati nella passata legislatura, con un tempo minore, e, soprattutto, con costi più bassi. Purtroppo, pare proprio che sia questo il problema, i costi bassi: sembra infatti che in Italia, più un’opera è dispendiosa per il ontribuente, più debba essere portata avanti, in ogni modo, e con la piena condivisione bipartisan delle principali forze politiche” proseguono i Verdi della Toscana. “I Verdi della Toscana venderanno cara la pelle, così come i Verdi e gli ambientalisti italiani, iniziando dai ricorsi in sede giuridica italiana ed europea se non verrà rispettata la Legge Obiettivo che prescrive una nuova Via sul progetto definitivo, diverso da quello iniziale”
“Naturalmente, non ci sottrarremo al fare proposte alternative: i Verdi Toscani stanno valutando alcune idee molto innovative e le stiamo sottoponendo ai Verdi dei territori interessati, della Toscana e del Lazio, alle associazioni e ai movimenti ambientalisti e per il Territorio” “Presto sarà pronta una forte iniziativa pubblica in materia, con forti proposte in positivo e innovative. Anzi, l’abbiamo in programma proprio il 24 Dicembre” annunciano i Verdi della Toscana “una sorta di regalo di Natale ai cittadini della Maremma. Riteniamo infatti che il trionfalismo di questi giorni mal si addica a quanto questa terra rischia d pagare in termini ambientali, e a quanto i suoi cittadini rischiano di sborsare in termini di pedaggio.”
Gratis per i residenti ma occhio alle barriere
Sulla nuova autostrada si dovrà fare la gimkana tra i caselli per non pagare
di Mario Lancisi
il Tirreno
22/12/2008
FIRENZE. L'autostrada tirrenica non sarà eguale per tutti. C'è chi pagherà tariffe salate (i veicoli a lunga percorrenza), chi metà tariffa e chi niente (i residenti). Dipenderà da dove uno entra e dove decide di uscire. Lungo i 206 chilometri che da Rosignano conducono a Civitavecchia sono previsti infatti nove caselli a pagamento, quindici gratuiti e tre barriere. Almeno all'inizio (che, se tutto andrà bene, non sarà prima del 2015, anno in cui è prevista l'inaugurazione dell'opera) l'automobilista dovrà dotarsi di una mappa dei caselli e delle barriere, se vorrà risparmiare qualche euro. Tariffe salate. Difficile oggi stabilire il costo del biglietto. Un po' per questa gimkana di caselli dovuta all'esigenza di tutelare il traffico locale. E un po' perché, nel progetto di massima approvato giovedì scorso al Cipe, c'è una previsione di aumento del pedaggio dal 2011 al 2017 di un 5-6% l'anno e per gli anni successivi dello 0,5% l'anno. Come punto di riferimento si può prendere l'unico tratto già realizzato della Tirrenica, quello da Livorno a Rosignano, 36 chilometri, 3,2 euro il costo della tariffa. In soldoni: 8 centesimi a chilometro. Se la Livorno-Civitavecchia fosse già realizzata si spenderebbe circa 16 euro, la metà da Rosignano a Grosseto. Cifra che andrà adeguata ai rincari già annunciati. I due tratti della Tirrenica. Come funzioneranno i pedaggi? Intanto occorre suddividere la Tirrenica in due tratti. Da Rosignano a Grosseto, 100 chilometri di distanza, sarà installato un sistema "in aperto" con tre barriere, tre caselli a pagamento e quindici gratuiti. Da Grosseto a Civitaveccia, 106 chilometri, invece ci sarà un sistema "in chiuso" con sei caselli a pagamento. La differenza è data dal fatto che nel primo tratto l'autostrada verrà costruita nella sede dell'attuale Variante e non ci sarà una viabilità alternativa per i residenti. Per cui è stato studiato un sistema che consenta al traffico locale, quello che viaggia all'interno di una provincia, di non pagare niente. Per capirci: chi da Cecina va a Donoratico o a San Vincenzo attualmente utilizza la Variante e non spende nulla. Domani con l'autostrada continuerà a non sborsare un soldo.
Dove tutti pagano. Diversa la situazione nel secondo tratto, da Grosseto sud a Civitavecchia. Qui l'autostrada sarà costruita a fianco dell'Aurelia che potrà continuare ad essere usata dai residenti. L'autostrada sarà quindi un'arteria in aggiunta. Pertanto il sistema di pagamento sarà come nelle altre autostrade: i residenti pagheranno le stesse tariffe del traffico a media e lunga percorrenza. In questo tratto i caselli previsti sono sei, a forma di diamante, cioè leggeri, senza piazzuole di sosta, e saranno ubicati a Talamone, Albinia (per Orbetello e Monte Argentario), Capalbio, Montalto di Castro, Tarquinia e Civitavecchia. Come riferisce Riccardo Baracco, responsabile dell'area tecnica della Regione (si occupa della Tirrenica), la collocazione dei caselli è ancora un'ipotesi che solo nel progetto definitivo (verrà presentato entro la fine del 2009) sarà meglio precisata. Ad esempio per il casello di Capalbio è previsto un incontro, all'inizio del nuovo anno, con il sindaco Lucia Biagi per definirne l'esatta ubicazione. Incertezze ci sono anche per quello di Montalto di Castro. Dove non si paga. Dunque, i residenti non pagano nel tratto da Rosignano a Grosseto sud. Però devono stare attenti alla mappa che pubblichiamo a lato. Sì, perché per non pagare occorre non imbattersi mai in una delle tre barriere di Rosignano, Follonica nord e Grosseto sud. Esempio, un livornese che si deve recare a Venturina e non vuole pagare è consigliabile vada ad imboccare la Tirrenica al casello (gratuito) di San Pietro a Palazzi, a Cecina nord. Se va a Collesalvetti si imbatte nella barriera di Rosignano, che verrà costruita un po' più a nord dell'attuale casello e dovrà due mezze tariffe. La metà del costo da Collesalvetti a Rosignano e la metà dalla barriera che da Rosignano va Follonica nord (anche se esce un po' prima).Da Venturina a Grosseto. Altro esempio. Se uno da Venturina deve andare a Follonica est è bene che non prenda la Tirrenica perché si imbatte nella barriera di Follonica nord e paga una tariffa salata (la metà del tratto precedente e di quello seguente la barriera attraversata). Meglio che prenda la vecchia Aurelia. Se un automobilista da Venturina vuole andare a Grosseto - altro esempio - e non vuole pagare, deve prima recarsi a Follonica est, imboccare l'autostrada e uscire a Grosseto nord. Se, magari per errore, prosegue per Grosseto est, si imbatte in una nuova barriera e deve mettere mano al portafoglio. Un sistema - quello descritto - a cui i residenti dovranno abituarsi per evitare di pagare. Resta il fatto che, anche se solo per piccoli tratti, come abbiamo visto, i residenti sono obbligati a prendere la vecchia Aurelia.
(22 dicembre 2008)

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