Quindi, se dai leghisti ci aspettiamo uscite sulle "moratorie" ed amenità varie, da una persona di questo calibro ci aspettavamo onestamente qualcosa di diverso, rispetto a quanto riportato dai giornali.
Perché dire che va bene riconoscere il luogo di culto, ma questo non deve "diventare un modello diverso", e che quindi in questo caso lo Stato ha il "diritto di intervenire" è una posizione non semplice da sostenere. Perché vorremmo sapere, onestamente, se la stessa osservazione fosse fatta per le parocchie e per le tante chiese cattoliche che più di una volta, nella storia italiana passata e recente, hanno assunto un ruolo ben diverso da quello di semplici luoghi di culto, cosa direbbe monsignor Ravasi.
Molto probabilmente, ci sarebbe una levata di scudi contro il "laicismo", contro i "soliti figuri" che vogliono impedire alla chiesa di svolgere un ruolo nella società.
Insomma, per i musulmani, se si azzardano a fare politica in moschea, ci vogliono controlli e quant'altro. I cattolici e la gerarchia ecclesiastica, ovviamente per grazia divina, possono utilizzare le chiese come vogliono.
Mala tempora currunt...
Kritias
per Municipio Verde
da la repubblica.it
Vaticano, sì a nuove moschee
"ma con il controllo dello Stato"
ROMA - Il Vaticano, attraverso monsignor Gianfranco Ravasi, interviene nel dibattito avviato ieri dalla Lega e si dice favorevole alla costruzione di nuove moschee, "purché lo Stato controlli". E Roberto Cota, capogruppo del Carroccio alla Camera, ribatte ribadendo la volontà di bloccare i centri religiosi musulmani e spiegando che va bene tutelare le religioni, ma serve una legge "per tutelarci".Anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni torna a parlare della moratoria e delle polemiche seguite all'arresto di due marocchini accusati di progettare attentati in Italia. Maroni spiega che sulla moratoria "sarà il Parlamento a decidere", però sottolinea che bisogna intervenire contro i centri culturali che diventano "luoghi di reclutamento e di finanziamento per attività terroristiche".
Il ministro dell'Interno propone di estendere ai centri culturali islamici sospettati di fare proselitismo terroristico la norma della legge Mancino che consente al Viminale di sciogliere le associazioni che fanno propaganda razzista. Sul tema Maroni ha anche sottolineato l'importanza di un emendamento al ddl sulla sicurezza.
L'opinione della Santa Sede. "I luoghi di culto che sono sede di una presenza spirituale autentica sono legittimi e diventano luoghi benefici per la conoscenza'', ha affermato stamattina Ravasi, presidente del pontificio consiglio della Cultura della Santa Sede, durante la giornata di studio su ''Culture e Religioni in dialogo''.
La questione, ha spiegato Ravasi, presenta tuttavia due facce. "Da un lato - ha detto il 'ministro' vaticano della Cultura - bisogna riconoscere la legittimità del luogo di culto; d'altra parte questo non deve diventare un modello diverso". Quindi, se una moschea assume finalità politiche, "eterogenee alla propria identità religiosa", allora "lo Stato esige una verifica" e ha "il diritto di intervenire".
"Io capisco che per alcune culture tante volte è difficile distinguere come distinguiamo noi - ha concluso Ravasi - ma la nostra è una società occidentale che distingue tra ambito religioso e ambito politico, 'A Cesare quel che è di Cesare'''.
La lega difende la moratoria. La risposta del Carroccio arriva immediata da Roberto Cota: "Abbiamo avanzato una proposta, ma siamo pronti a discutere". Poi Cota ha aggiunto: "Chiediamo soltanto di fermarci un attimo a riflettere in attesa di una legge che regolamenti questo tema. Vogliamo tutelare il diritto di professare una fede, ma vogliamo tutelarci anche noi".
Mentre il senatur Umberto Bossi ha tagliato corto e a chi gli chiedeva come si risolve il problema delle moschee esistenti ha risposto: "Basta non costruirne altre".
Secondo il ministro dell'Interno Maroni, "Ci sono luoghi che non sono mai denominati moschee, ma sono centri culturali dove si fa di tutto: si somministra cibo, si fa scuola, si prega anche e, in alcuni casi, è dimostrato si fa reclutamento e finanziamento di attività terroristiche. E' ora di accendere un riflettore su queste attività".
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