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La mer, la fin...

giovedì 4 dicembre 2008

Prato verso le amministrative. PD: ticket, please!

Tutti in fila per staccare il biglietto...
MV

da il Tirreno del 04/12/08
Paolo Abati a un passo dalla candidatura

Pranzi e incontri per trovare l’unità, Panerati e Carlesi avanti

Summit tra la cordata della segreteria e quella che ha in Gregori la punta avanzata Melighetti in ticket col presidente Consiag?

PRATO. Avanti ma con calma per non andare a sbattere. Le mille cautele della segreteria Pd sulla candidatura di Paolo Abati, sembrano sfumare. L’impressione è che manchi davvero poco all’ufficializzazione del nome del presidente del Consiag, sul nastro di partenza da più di un mese e mezzo. Voci che si rincorrono: è partita la raccolta di firme per il presidente del Consiag, non è proprio così, c’è solo l’intenzione. E’ il presidente del Consiag che rallenta perché la situazione è complessa. No, non è vero, è determinato ma cerca faticosamente di riconquistare l’unità del partito. Per farla breve, l’attività frenetica di queste ore è a pranzo: in incontri di cordata e riunioni bilaterali, che dovrebbero arrivare, nelle prossime ore, a qualcosa di finalmente certo e definitivo.
Ipotesi uno: accordone sul nome di Abati sindaco che si presenterebbe in ticket con Gabriella Melighetti, segretaria generale Cisl, candidata (anche lei non ancora ufficiale) alla poltrona di presidente della Provincia. Questa prima soluzione prevederebbe comunque il pagamento di alcune cambiali - si vedrà quali - per ottenere il consenso dei competitor in pectore.
Ipotesi due: nessun accordone, primarie vere - non si sa se di coalizione perché ancora manca o se di partito - si corre per vincere e non si fanno prigionieri. In pista chi c’è? Per la verità, ad oggi, esclusivamente il candidato dell’ala bindiana Massimo Carlesi, direttore di banca in Unicredit, che si presenta per la poltrona di piazza del Comune, sostenuto dai suoi, dal mondo cattolico, ma soprattutto dalla gente - bacino circoscrizioni sud-est - quella che non fa titoli sui giornali ma numeri buoni al seggio. Ieri ha avuto il primo incontro con la segretaria Benedetta Squittieri. Atmosfera inglese - così la raccontano - cortesia, “prego si accomodi”, “ ma le pare”, insomma nulla di nulla. Carlesi, ovviamente, nella più assoluta serenità, attende di conoscere i nomi degli sfidanti. L’unica incertezza è su quanti saranno: uno o due. Se nei summit la corrente che fa capo alla segreteria, all’ex Margherita e a una parte di big (i deputati Lulli e Giacomelli, per dirne due), troverà una linea comune con quella che ha nell’assessore Giuseppe Gregori - il terzo candidato sindaco uscito a sorpresa ventiquattro ore fa - la punta avanzata, in campo scenderà solo Abati. Altrimenti Abati e Gregori. E’, quella dell’assessore della giunta Romagnoli con delega alla Scuola, una candidatura pericolosa. Con sè ha la Cgil, gli ex socialisti, parte dell’establishment. Farà un “ticket”, pure lui, con Daniele Panerati? E’ ancora tutto da discutere. Certamente il vicepresidente della Provincia che mira - ufficialmente, una volta tanto - alla poltrona della presidenza, ha già iniziato il riscaldamento. Conferma di essere più che determinato ad andare alla conta ed ha avviato - pare sia anche a buon punto - la raccolta di firme. Gara certa, quindi, con Melighetti se e quando, naturalmente, la sidacalista scioglierà le riserve.
Dunque due candidati certi: Carlesi e Panerati, uno per il Comune l’altro per la Provincia; uno il pole da quasi due mesi: Paolo Abati, per piazza del Comune; due ufficiosi: Gregori e Melighetti, anche questi uno per la poltrona di sindaco e l’altra per quella di presidente della Provincia. Gli uomini (e le donne) sono sono questi. E con questi - salvo defezioni - si giocherà la partita.
La prossima mossa sarà politica: la convocazione dell’assemblea provinciale - o domani o martedì prossimo - chiamata a votare, quando la segretaria Squittieri finirà il giro di consultazioni con gli eventuali alleati - la tipologia delle primarie.
Questa sera invece si riunirà il direttivo - l’organismo ristretto ma non troppo - per parlare del fenomeno dell’immigrazione.
C.O.

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