Attivisti anti-guerra, ambientalisti, no global anti-capitalisti. Londra a ferro e fuoco. Si infiamma la protesta anti-G20: i manifestanti si sono scontrati con la polizia e hanno infranto numerose vetrine. Assediata anche la bank of England dove un poliziotto è stato colpito con una grossa sbarra. I manifestanti hanno fatto irruzione negli uffici londinesi della banca. Secondo testimoni, sfondate le vetrine dell'edificio, si sono riversati all'interno e hanno iniziato a lanciare mobili e sedie. Fino a poco tempo fa fiore all'occhiello del sistema creditizio britannico, è uno degli istituti più colpiti dalla crisi. Cariche della polizia anche a Cannon Street.
Il Times ha descritto il clima e le misure pre-vertice, definendo Londra come una ''fortezza'', mentre il quotidiano City AM titola la sua prima pagina ''G20: Una città sotto assedio''. LONDRA BLINDATA. Cecchini sopra i tetti, tombini bullonati, quasi 3.000 telecamere di sicurezza ad ogni angolo delle strade (costo previsto 7,5 milioni di sterline, circa 8,4 milioni di euro).
LA PROTESTA. Al centro della protesta la City di Londra, vista da molti come l'ombelico dell'attuale crisi. Quattro marce di protesta, "I Cavalieri dell'Apocalisse' sono arrivati nelle sedi della Bank of England e l'ambasciata Usa: da Moorgate il rosso, che rappresenta gli orrori della guerra; da Liverpool Street, il verde, che simboleggia i cambiamenti climatici; da London Bridge, l'argento, simbolo dei guai creati dai finanzieri; e da Cannon Street, il nero, che ricorda quanti hanno perso il lavoro per la crisi. Undici arresti tra i manifestanti. Giovedì le manifestazioni si concentreranno all'ExCel Centre a Docklands, nella parte orientale della città, dove avverrà il vertice.
I gruppi della coalizione "G20 Meltdown" (in riferimento alla catastrofe che risulterebbe dalla fusione di un reattore nucleare) si sono dati appuntamento dinanzi alla Bank of England, trasformata in fortezza, "il ventre della bestia". Nel primo pomeriggio, invece, la Coalizione contro la Guerra ha manifestato dinanzi all'ambasciata statunitense a Londra per chiedere il ritiro delle truppe da Iraq e Afghanistan e il disarmo nucleare.
La cosiddetta "Campagna per il Cambiamento climatico", programmata a Square Mile, ha portato nel pomeriggio un blocco di ghiaccio fino al recinto di Ex-Cel. Gli organizzatori hanno detto ai loro accoliti di muoversi in continuazione, rimanere in piccoli gruppi ed essere pronti ad "obbedire" agli sms che indicheranno gli "obiettivi". Nell'ultima settimana, gruppi come Whitechapel Anarchist Group, Class War e Wombles, hanno avuto riunione carbonare per coordinare le tattiche.
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