dal Corriere fiorentino.it
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I rapporti tra le parti
Il Comune, il gruppo Ligresti
Fondiaria Assicurazioni è stata acquisita dal gruppo Ligresti nel dicembre 2002 dopo un braccio di ferro durato 17 mesi ma mantiene forti legami con il capoluogo toscano
«Il gruppo Fondiaria Sai è composto da oltre cento società, controllate e collegate, attive non solo nei settori assicurativo, finanziario, bancario, ma anche immobiliare, agricolo, sanitario, dell'assistenza e dei servizi. Il Gruppo è fortemente radicato nel tessuto industriale e finanziario del paese e partecipa al capitale dei principali gruppi italiani quotati». Così il sito di Fondiaria-Sai sintetizza storia e peso del colosso che capitalizza in borsa 2.100 milioni di euro e che a Firenze ha la sede legale (anche se il cuore è a Milano e Torino). Nata nel 1879 in riva all'Arno con presidente Filippo Corsini, Fondiaria Assicurazioni è stata acquisita dal gruppo Ligresti nel dicembre 2002 dopo un braccio di ferro durato 17 mesi (che ha ancora strascichi in tribunale per il mancato lancio dell'Opa, l'offerta pubblica di acquisto, da parte di Sai), ma mantiene forti legami con il capoluogo toscano. Il gruppo «capitanato » da Salvatore Ligresti, che controlla Fondiaria Sai assieme alla sua famiglia attraverso Premafin Finanziaria, conserva la sede legale a Firenze, in piazza Libertà numero 6, dove Salvatore Ligresti si reca ad ogni consiglio di amministrazione.
TERRENI E CASTELLO. Acquisendo il gruppo assicurativo fiorentino, ha ereditato anche i terreni — che la magistratura ha posto ieri sotto sequestro — e l'operazione di Castello; operazione formalizzata tra Comune di Firenze e Consorzio Castello (costituito da Fondiaria e Agip Petroli) nel gennaio 2000, ad undici anni di distanza dalla telefonata di Achille Occhetto, segretario del Pci, che bloccò il via libera in consiglio comunale. La partita di Castello, oggi il Consorzio Castello è al 99 per cento di FondiariaSai attraverso la Nuove Iniziative Toscane, è ancora la più importante in città per il gruppo Ligresti: una scommessa che vale un miliardo di euro — parole dello stesso Salvatore Ligresti —, 1015 anni di lavori per disegnare «il nuovo volto di Firenze». Tra accelerazioni e frenate, con la telenovela della realizzazione delle nuove sedi della Regione e della Provincia, che ancora non si è conclusa, e che si è intrecciata con la vicende del parco e quelle del nuovo stadio della Fiorentina, gli in terventi a Castello del gruppo privato praticamente non sono ancora iniziati. Le uniche gru in azione (oltre a quelle per realizzare fognature e servizi) sono quella per la costruzione della mastodontica nuova scuola dei Carabinieri, colpita anch'essa dalla «maledizione» di Castello con il blocco dei lavori, il cambio di appalto da parte del ministero, i contenziosi con le imprese e un ritardo di cinque anni sulla tabella di marcia. Castello, ma non solo. I punti di contatto tra Fondiaria-Sai e Firenze, in campo urbanistico, sono molti.
MANIFATTURA E MAGGIO. Nel settore immobiliare Fondiaria ha parola in capitolo anche sul futuro della Manifattura Tabacchi. Il gigantesco complesso è stato messo in vendita da Fintecna, società dello Stato, e nel 2005 la gara per il 50% del complesso è stata vinta da una cordata formata da Fondiaria, Baldassini-Tognozzi-Pontello e Consorzio Etruria, con un'offerta da settanta milioni di euro. La trasformazione di uno dei capolavori del razionalismo italiano, vincolato anche negli arredi, è ancora un punto interrogativo, tanto che l'attuale maggioranza di Palazzo Vecchio ha rimandato alla prossima legislatura la definizione del piano di recupero. Ma il suo valore è indiscutibile e permetterà di moltiplicare l'investimento che sarà realizzato dalla spa Metropolis, partecipata dal 25 per cento da Fondiaria. Altro caposaldo della presenza del gruppo Ligresti in città è il settore sanitario. Fondiaria-Sai è proprietaria al 100 per cento di Villa Donatello (nata come clinica privata nel 1946), di Villanova (convenzionata con il sistema sanitario dal 1979), già nell'orbita di Fondiaria Assicurazioni, del Florence Centro di chirurgia e di Villa Ragionieri, in cui si vuole realizzare un polo oncologico privato. Proprio Villa Ragionieri è al centro delle preoccupazioni della Regione Toscana, che non vuole un polo oncologico in competizione con Careggi e si sta muovendo per il suo acquisto per un valore — secondo le voci — di circa 80 milioni di euro; ma il presidente della Regione Claudio Martini ha precisato che per il polo oncologico sarà fatta una gara pubblica. A Firenze hanno poi sede molte società del gruppo, Stimma spa, Portofino Vetta spa, Effe Finanziaria, Dialogo Vita, Systema Vita, Fondiaria- Sai servizi tecnologici e Service Gruppo Fondiaria-Sai. E Fondiaria-Sai ha quote in due importanti partecipate del Comune di Firenze: Aeroporto di Firenze (2,05%) e Firenze Parcheggi (2,23%). Il cambio di proprietà non ha intaccato nemmeno il legame di Fondiaria con il Maggio Musicale fiorentino: la spa è tra i soci fondatori del teatro, con un impegno finanziario che si affianca a quello di numerose sponsorizzazioni di mostre ed iniziative culturali e sociali (comprese quelle promosse da Palazzo Vecchio e dall'assessorato di Graziano Cioni sulla sicurezza stradale, ma non solo). Ultimo legame tra la società d'assicurazioni fondata a fine Ottocento e la sua città è l'affidamento a Fondiaria- Sai, per il periodo 2007-2009, proprio dei servizi assicurativi del Comune, per un valore di 8,9 milioni di euro, in seguito alla vittoria del gruppo di Ligresti della gara bandita nel 2006.
Mauro Bonciani
27 novembre 2008
2 commenti:
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