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da il Tirreno del 03/12/08
Duecento cassaintegrati in due settimane
PRATO. Novantotto cassaintegrati in tre giorni. E contando anche gli accordi fissati per la prossima settimana il numero è destinato a raddoppiare. E’ anche da questi numeri che si comprende come ci sia stata un’accelerazione nella crisi che sta coinvolgendo il distretto tessile. L’agenda della Provincia, dove si arriva agli accordi tra proprietà e sindacati, è fitto di appuntamenti.
A dicembre tra Ebret, cassa integrazione ordinaria e straordinaria e mobilità sono, a casa, quasi 5.000 lavoratori. Un numero altissimo, di gran lunga superiore all’anno passato anche se dati complessivi ufficiali per adesso non ce ne sono. A pagare il prezzo più alto è sicuramente il tessile con un aumento rispetto all’anno scorso delle riduzioni di personale per i lanifici che stanno cercando di rendersi più flessibili nel tentativo di resistere alla concorrenza ma anche le tintorie e le rifinizioni che, dopo una prima serie di chiusure avvenuta due anni fa, hanno ripreso a soffrire. Complice anche il fatto che è qui che i costi del personale influiscono di più. «Il numero dei ricorsi alla cassa integrazione - è il commento della funzionaria del servizio lavoro Franca Ferrara - è molto alto. Stiamo lavorando a un’analisi e a un confronto con il 2007 ma, al di là dei numeri che stiamo ancora elaborando, posso dire che purtroppo una situazione di questo tipo non si era mai verificata. Almeno da quanto lavoro in questo ufficio».
Tra venerdì scorso e ieri in Provincia sono stati siglati quattro accordi per la cassa integrazione straordinaria in altrettante aziende tessili del distretto. La Tintoria Bernocchi aveva comunicato il 20 novembre l’intenzione di richiedere la Cigs per cessazione dell’attività produttiva di nobilitazione tessuti (tintoria, follatura e rifinizione) e chiesto la cassa integrazione per 12 mesi per tutti i 37 lavoratori. Il Lanificio di Mazzone è in liquidazione ed è stato ammesso al concordato preventivo. E’ stata presentata la richiesta di Cigs per tutti i 24 lavoratori. Per il Lanificio T.O.Nesi & figli si tratta invece di una riduzione di personale, comunicata già il 23 ottobre di quest’anno. I lavoratori per cui viene chiesta la cassa integrazione per un anno sono 7 e nella gestione della Cigs verrà attuata la massima rotazione possibile del personale in relazione alle condizioni tecniche-organizzative e produttive. La Apollo Industria Filati ha invece presentato istanza di Cigs il 21 novembre scorso per crisi aziendale.
Il provvedimento, della durata di 12 mesi, riguarderà un numero massimo di 30 dipendenti.
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