TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 7 dicembre 2008

Etruschi: preparato il grande bluff dalla PD spa.

Nell'ordine avete: un post di Vittorio Giugni (liberamente) che riferisce della conferenza stampa sull'archeologia svoltasi venerdì mattina, poi un articolo della Nazione e uno del Tirreno.
E stato abile Paolo Bianchi, direttore dell'Arci a Prato, a rigirare la polenta nel pentolone fino ad ottenere questo prodotto adulterato e velenoso. Più di lui Gigi Rivieri suo braccio in questa operazione di recupero crediti del PD in vista delle elezioni.
Riusciranno a farsi credere dagli elettori, spacciando questa iniziativa per una svolta rispetto alla precedente politica di macellazione della cultura e di asservimento agli interessi privati? Noi ci auguriamo di no.
Intanto registriamo quanto dichiarato dal patron Bianchi: nessun disturbo all'Interporto, il suo sviluppo va avanti.
Ci avete detto già tutto, cari amici delle associazioni. Siete cascati in un bel trappolone della PD spa e tanti saluti.
Dispiace per il WWf che si era sempre mantenuto il più indipendente di tutti sulle questioni archeoambientali, ma può darsi che le cose siano cambiate con il cambio di presidente.
Daremo un'occhiata alle delibere di finanziamento di queste associazioni per vedere le ultime novità.
Intanto lo scandalo dell'Interporto, del suo mancato funzionamento, del suo buco colossale, del danno ambientale e dell'enorme danno archeologico già perpetrato, continua a gettare un' ombra desolante e cupa su questa città di chiacchieroni senza coraggio.
Riccardo Buonaiuti
(ovviamente per MV)
venerdì 5.12.2008
Si è tenuta stamattina, nella sala Fattori della CGIL di Prato, la conferenza stampa di presentazione del documento su Gonfienti, Calvana ed Etruschi elaborato per iniziativa dell'ARCI e di altre associazioni culturali ed ambientali.
Erano presenti:
Leandro INNOCENTI, segretario confederali GCIL
Paolo BIANCHI, presidente Arci Prato
Paola DONATUCCI e Luigi RIVIERI, Arci Prato
Paolo BALESTRI, Legambiente Prato
Oliviero GIORGI, presidente dell'associazione culturale Narnali Insieme
Monia FALTONI, Narnali Insieme
Enrico BIANCHI, Narnali Insieme
Vittorio GIUGNI, Comitato Nazionale del Paesaggio Prato
Erano assenti giustificati i responsabili del WWF e di ITALIA NOSTRA Prato
E' stata data informazione alla stampa delle azioni che il gruppo di lavoro intraprenderà nelle prossime settimane e mesi per ottenere la giusta attenzione ed il corretto rispetto dell'area archeologica etrusca di Gonfienti, delle emergenze archeologiche della Calvana anche in realazione ad un ipotizzato parco archoelogico tematico provinciale.
Nelle prossime settimane ci saranno incontri a livello istituzionale con i sindaci di Prato e Carmignano, i presidenti della Provincia, dell'Interporto e della Circoscrizione Prato Est.
--Postato da vittorio su http://mailstore.rossoalice.alice.it/exchweb/bin/redir.asp?URL=http://liberamenteprato.blogspot.com/2008/12/etruschi_05.html
il 12/05/2008 05:33:00 AM
da la Nazione del 06/12/08
CGIL, Arci e associazioni ambientaliste insieme per accendere i riflettori su Gonfienti, sulle presenze etrusche a Prato. Insomma massima attenzione sul patrimonio archeologico cittadino, al centro di tante polemiche per la vicinanza con l’area dell’interporto. E’ stato presentato ieri mattina il tavolo di discussione e coordinamento permanente per la valorizzazione del patrimonio archeologico dell’area pratese-fiorentina. La creazione di questo tavolo di coordinamento e l’appoggio della principale organizzazione sindacale alla battaglia di Arci, Legambiente, Associazione Narnalinsieme, Italia Nostra, Comitato Nazionale per il Paesaggio e WWF, viene dopo cinque anni di azioni poco coordinate sulla questione dei ritrovamenti di Gonfienti: «Si deve intervenire per salvare al più presto un patrimonio che è davvero di tutti - spiega Leandro Innocenti della segreteria confederale di Cgil - Con la nostra presenza sottolineiamo come i ritrovamenti abbiano importanti risvolti economici per Prato in termini di indotto turistico».
Come si legge nel primo documento elaborato, obiettivi prioritari delle associazioni sono: «La messa in sicurezza dell’area di Gonfienti e la costituzione di un tavolo di coordinamento istituzionale, nonché l’inserimento del progetto del parco archeologico nel nuovo Statuto del Territorio e nel nuovo Piano Srutturale ». «Tutti gli interventi dovranno essere coordinati nell’ottica di un’area vasta coinvolgendo quindi anche la Provincia di Firenze e il Comune di Carmignano. Poi – chiarisce il presidente dell’Arci Prato Paolo Bianchi – è bene precisare che tutti noi siamo consapevoli di come la valorizzazione del sito etrusco dovrà avvenire nel pieno rispetto dello sviluppo dell’Interporto».

E UN APPELLO ad accelerare i tempi viene sia da Paolo Balestri di Legambiente: «La Sovrintendenza purtroppo lavora con tempi archeologici, dovranno essere Comuni e Province a muoversi in accordo con Regione per la creazione di un museo» e dagli esponenti degli Amici degli Etruschi: «A Gonfienti è stata scoperta un’enorme villa di 1400 metri quadrati, una grande strada di comunicazione e la kilix, importante reperto che testimonia la dimora di un re etrusco: noi abbiamo già pronti dei volontari per andare a salvare quell’enorme patrimonio».
Filippo Federighi


da il Tirreno del 06/12/08
Un tavolo con sette associazioni per valorizzare il patrimonio archeologico dell’area

«Serve più attenzione per Gonfienti»

A promuovere il progetto tra gli altri Arci, Cgil, Italia Nostra e Wwf

PRATO. Etruschi e Gonfienti meritano ben altra considerazione da parte degli enti locali e della Regione, senza contare che soltanto i più miopi possono pensare, oggi, che il futuro della città e di buona parte della Toscana passi attraverso manifatture e servizi logistici. Parola di sette soggetti, tra l’altro di natura e d’ispirazione differenti, che hanno creato e presentato ieri il «tavolo di discussione e coordinamento per la valorizzazione del patrimonio archeologico dell’area pratese-fiorentina». A promuoverlo, Arci, Cgil, Legambiente, Narnalinsieme, Italia Nostra, Comitato nazionale per il Paesaggio e Wwf. I promotori, riuniti ieri alla Camera del lavoro, hanno spiegato di volere «riportare all’attenzione dell’opinione pubblica pratese la vicenda della Città etrusca di Gonfienti all’interno di un più generale ragionamento sul tema della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio». Da qui, un documento con richieste precise alla politica e alle istituzioni dell’area pratese e di quella fiorentina. A chi si candiderà alla guida di città e province, il sindacato e le sei associazioni chiedono impegni seri.
Prima di tutto, ricordano che l’area di Gonfienti versa in uno stato d’abbandono quasi totale, «di particolare degrado», e ha bisogno d’interventi urgenti. Non solo. È anche l’ora di finirla con le sole parole, per altro spesso obbligate e di circostanza, e di procedere presto alla realizzazione di un parco archeologico della civiltà etrusca, inserito nel progetto regionale di “Parco della Piana” e in futuro in un sistema integrato di fruizione turistica di tutto il patrimonio archeologico. «A questo chiediamo anche l’inserimento del progetto nel nuovo Statuto del Territorio e nel nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato, in corso di elaborazione». Che gli strumenti urbanistici, insomma, non dimentichino, ponendo la pietra tombale sugli antenati d’Etruria, quel che a Gonfienti è venuto fuori.
«Siamo convinti che le scoperte archeologiche di questi anni e, più in generale, tutte quelle della nostra area - hanno spiegato i promotori del documento - rappresentino un patrimonio culturale e identitario da tutelare e rendere fruibile a tutta la comunità, e anche un’opportunità che la nostra città non può e non deve perdere, soprattutto in virtù dell’attuale necessità di diversificare le proprie attività economiche e di ripensare più in generale il proprio modello di sviluppo».
In altre parole, come si evince dal documento stesso, che l’Interporto possa vivere e svilupparsi, consapevole però di non essere l’unico motivo di possibile attrazione economica del luogo sul quale sorge.
F.B.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mia nonna citava sempre questo proverbio: "Bisognino fa ballar la vecchia e fa trottà il bambino...".La disperazione per il terreno che frana sotto ai piedi di lor signori fa fare cose impensabili fino a poco tempo fa. Non dovremo stupirci,nel prossimo futuro,neanche quando vedremo l'assessore (ohibò)Curcio armata di Vinavil a tentare di rimettere in piedi gli alberi di via Roma,fatti abbattere l'11 Agosto,in pieno periodo di nidificazione. Lo ribadisco perchè la signora in questione,dalla vena aqmbientalista a orologeria,non se lo scordi mai!!
Fabrizio Bastianoni