TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 18 dicembre 2008

Prato. Disinformazione e razzismo.

Un brutto avvio di mattinata stamane quando su RAI1, nella trasmissione unomattina, si è parlato di Prato con la scusa di presentare una famiglia pratese con 4 figli in difficoltà economiche ( come farete a fare i regali di natale etc etc). E' stata l'occasione, con la complicità della famiglia stessa (tra l'altro anch'essa di chiare origini non pratesi), di gettare fango sulla città e di fare della disinformazione ad alto livello con dei servizi perlomeno approssimativi montati in modo fuorviante ed ispirati ad ideologie che chiamare razziste è poca cosa. In buona sostanza si è fatto in modo di addossare la colpa della crisi economica del settore tessile alla immigrazione cinese, senza contraddittorio se non 3 secondi concessi ad una imprenditrice cinese. E poi il solito ribattere sulla sicurezza, sempre implicitamente riferendosi ad una specifica etnia (quella cinese), parlando di aggressioni quotidiane da parte di immigrati nel centro storico.Mi sono francamente stufato di questa malafede a scopo elettorale montata ad arte e chiedo con questa mia alle persone di buon senso di attivarsi per contrastare questo razzismo dilagante, strisciante e non, che è peggio delle leggi razziali mussoliniane di cui tanto si parla, avvallato e promosso dai media sia locali che evidentemente anche nazionali. Siccome chi tace acconsente, io non acconsento affatto a questo stravolgimento della realtà e mi rifiuto di tacere.
Fulvio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ora basta con questo falso buonismo. A me pare che questa strumentalità ideologica, sbandierando il ricatto morale del razzismo, provenga solo dalla sinistra. Io non so dove lei abita o vive e non mi importa saperlo, ma sicuramenta a Gonfienti, alla Pietà o in qualche tranquilla frazione della città. Io che vivo nel Macrolotto Zero posso assicurarle che il vero razzismo è quello della comunità cinese, che fa di tutto per non integrarsi con la ns. comunità (e gli esempi quotidiani sono tanti), se non per il solo fine di lucro o per richieste di servizi. Alessandro Sforzi

Anonimo ha detto...

Egr. sig Sforzi, io abito a San Giusto e miei vicini sono degli ivoriani, degli arabi e diversi cinesi. Non sono buono anzi, tendo ad arrabbiarmi facilmente soprattutto quando si dicono menzogne come hanno fatto ad Uno mattina, come per esempio che la crisi del tessile a Prato è colpa dei cinesi immigrati o che la deliquenza dilaga in città per colpa sempre degli immigrati. Le faccio presente che in centro l’unico degrado è opera di giovani cafoni italianissimi, ai quali i loro genitori italiani hanno impartito una ottima educazione evidentemente, e che i confezionisti cinesi di Prato non hanno niente a che fare con i tessitori pratesi, chi afferma il contrario mente . Quanto al macrolotto zero i primi responsabili della situazione che si è venuta a creare sono i pratesi (gli stessi che spesso sono i primi a lamentarsi) che hanno lucrato e lucrano tuttora sugli affitti ad immigrati di immobili spesso fatiscenti. O forse mi vuole far credere che gli immobili dove lavorano e vivono i cinesi nel macrolotto zero sono tutti di proprietà degli stessi? Qualcuno (molti) l’affitto lo riscuote, alto e magari anche a nero. E fatela finita con queste ipocrisie!
fulvio