Staremo a vedere...
MV
da il Tirreno del 03/04/09
Bufera nel Pd, è lite tra gli ex candidati
Lorenzini non trova la quadra, Ciolini e Ganugi chiedono chiarezza
A rischio il risultato di giugno senza i voti dei moderati. Ma la sintonia resta difficile
RICCARDO TEMPESTINI
Proprio a causa dell’esito delle primarie, con percentuali di voto abbasntanza ravvicinate (Lorenzini 40,5%, Ciolini 32,3% e Ganugi 26,4) era inevitabile che la campagna elettorale del centro sinistra non filasse via troppo liscia, ma a due mesi dal voto, è ancora in alto mare il rapporto del candidato a sindaco con gli ex avversari. «Non c’è nessuna incomunicabilità tra me e qualsiasi altro aderente del Pd, in particolare anzi, vi è nel Partito democratico montemurlese una piena sintonia su come affrontare l’attuale fase politica e la prossima campagna elettorale, come hanno evidenziato le assemblee dei 3 circoli nella settimana scorsa» scrive Lorenzini in una nota, ricordando che stanno lavorando a pieno ritmo alla definizione del programma di legislatura e alla costituzione del coordinamento del comitato elettorale, la cui sede in via Montalese 454 verrà inaugurata domenica prossima alle ore 11.
Non sembra proprio sulla stessa sintonia Nicola Ciolini, consapevole che senza i voti dei montemurlesi moderati e cattolici, sarà ben difficile che Lorenzini riesca a battere Aurelio Enzo Biscotti, che può contare non solo su un notevole pacchetto di voti personali e “trasversali”, ovvero legati alla sua “meridionalità”, ma anche sull’onda favorevole del Centro destra berlusconiano.
«Finchè non saranno decise adeguate e condivise rappresentatività, scaturite da una effettiva sintesi all’interno del Pd, sarà ben difficile parlare di “sintonia” fra le varie anime del partito» spiega Ciolini, che chiede sopratutto chiarezza sul percorsi da intraprendere, sia sul programma ma anche sul prossimo consiglio e sulla giunta.
Ancora più negativo è il giudizio di Ganugi sull’attuale “sintonia” fra gli ex candidati e all’interno del Pd.
«Sono molto preoccupato per il programma» chiude l’assessore, da ieri tornato al lavoro al Comune di Prato, «ma devo sapere per quali consiglieri dovrò fare la campagna elettorale, visto che non chiedo posti in giunta».
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