E ci arriva in un momento delicato, perché dovra da una parte interfacciarsi con una politica tutta orientata sulla campagna elettorale, e quindi protesa verso il motto "promettere, promettere, promettere", e dall'altra confrontarsi con una crisi della rappresentanza artigiana pratese, con i tanti malumori della base che trovano anche forme organizzate (vedi il caso Prato Artigiana).
Nel frattempo, siamo ancora in attesa di capire se Acerbi veramente si ritirerà nella sua azienda, o farà parte di uno degli schieramenti in campo alle prossime amministrative.
MV
da il Tirreno del 02/04/09
Giusti presidente di Confartigianato e nel direttivo entra Moreno Vignolini
Già vice presidente dell’associazione si occuperà di tutelare le piccole aziende nella crisi e di parlare con i candidati
L’imprenditore tessile, classe 1956, titolare della tessitura Macotex, ricopriva già l’incarico di vicepresidente vicario dell’associazione. Gli cede il testimone il dimissionario Stefano Acerbi, presidente del consorzio Grantessuto, troppo impegnato a risolvere i problemi della sua azienda per avere il tempo di seguire gli affari dell’associazione.
«Mi dedicherò a tempo pieno al mio lavoro: ho delle responsabilità precise nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie», spiega Acerbi che comunque rimarrà nel direttivo, mentre debutta nella giunta di Confartigianato il giovane Moreno Vignolini, titolare di una ritorcitura in Vallata. «Sono cambiamenti che vanno nell’ottica di una continuità nelle scelte della direzione», sottolinea il il segretario di Confartigianato Prato, Luca Giusti. Fresco di nomina, Giusti ha le idee chiare sulle priorità per i prossimi mesi. E che indica in tre punti programmatici: difesa della capacità produttiva delle piccole imprese, concertazione tra tutti gli attori del distretto, richiesta degli ammortizzatori sociali con la consapevolezza che, per dirla con le sue parole, «la deroga della cassa integrazione non è una soluzione definitiva, ma solo un mezzo che consente di sopravvivere per qualche mese».
Parole incisive quelle di Giusti sull’esigenza di una concertazione più stretta tra istituzioni e forze economiche: «E’ impossibile fare i bravi imprenditori se non ci saranno bravi politici», fa notare il nuovo presidente elogiando comunque i risultati ottenuti dal tavolo del distretto che è riuscito a portare l’attenzione del governo su Prato. Inevitabile una battuta su chi si candida alla guida della città. «Al di là del colore politico - osserva Giusti - c’interessa che siano fatti gli interessi del mondo artigiano. Per questo siamo disponibili a confrontarci con tutti candidati e ascoltare le loro proposte».
In mezzo a tante battaglie, qualche piccolo risultato gli artigiani lo stanno portando a casa. È recente infatti la notizia che qualche istituto di credito (come la Bcc) abbia deciso di bloccare per un anno i mutui delle imprese artigiane. «Auspichiamo adesso che queste agevolazioni arrivino presto anche agli artigiani di Prato», confida Giusti mentre sul finale Acerbi si lascia andare in un’amara constatazione: «In questi anni abbiamo perso del tempo: finalmente abbiamo capito che da Roma dovevamo farci ascoltare restando uniti».
Maria Lardara
Nessun commento:
Posta un commento